Riportiamo le conclusioni del discorso tenuto ieri a Roma dal presidente Paul Kagame alla 35a sessione del Consiglio dei Governatori dell'IFAD. Dopo aver passato in rassegna, con qualche concessione all'ottimismo, i progressi ottenuti in campo agricolo in Rwanda, il presidente rwandese ha auspicato, in particolare,
" dovremo intensificare l'irrigazione e migliorare la gestione delle nostre risorse idriche. E 'altrettanto importante garantire agli agricoltori l'accesso ai fattori essenziali come fertilizzanti, sementi di migliore qualità, consulenza professionale, così come mercati per i loro prodotti "allo stesso modo, abbiamo bisogno di investire di più nella ricerca e nelle nuove tecnologie per aumentare la produzione e il valore aggiunto, soprattutto per le colture alimentari di base. Allo stesso tempo dobbiamo mettere a disposizione risorse sufficienti per rafforzare i sistemi finanziari rurali per gli agricoltori. E' gratificante notare che c'è un numero crescente di casi di successo di piccoli agricoltori di altri paesi in Africa. Ciò significa che c'è un futuro per questo tipo di agricoltura, e, soprattutto, che è possibile eliminare la tragedia inaccettabile di persone malnutrite e affamati.I paesi che hanno fatto progressi in questi settori lo hanno fatto perché hanno messo in campo le giuste politiche, assicurato la partecipazione dei cittadini e beneficiato del supporto di partner allo sviluppo. E' chiaro che questo sostegno è positivo nella misura in cui va in appoggio alle priorità nazionali, come ha fatto l'IFAD in Rwanda. A mio avviso, le partnership rispettose delle scelte delle persone che producono risultati devono essere incoraggiate, rafforzate ed emulate.In ultima analisi, soluzioni a lungo termine agli investimenti in agricoltura provengono da un maggiore coinvolgimento del settore privato nella tecnologia, nella produzione, nel marketing e nella ricerca. In conclusione, se vogliamo raggiungere il duplice obiettivo di alimentare una popolazione in crescita e la protezione dell'ambiente, dovremo fare ciò che sappiamo fare: un sostegno mirato e investimenti in agricoltura su piccola scala per aumentare la produttività agricola, contribuire alla sicurezza alimentare e ridurre la povertà, proteggendo allo stesso tempo il nostro pianeta."
Quanto questi auspici, in particolare là dove ci si richiama alla valorizzazione dell'esperienza dei piccoli agricoltori, si concilino con un modello di sviluppo agricolo fortemente dirigistico come quello che sembrano privilegiare le autorità rwandesi impegnate a imporre monoculture su base territoriale, è tutto da vedere.
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