Secondo la terza indagine sulle
condizioni di vita delle famiglie rwandesi, che rappresenta il punto di riferimento
internazionale per misurare la povertà, curata dalle autorità rwandesi e presentata ieri alla presenza del
presidente rwnadese, Paul Kagame, del
corpo diplomatico e di rappresentanti degli investitori internazionali, il Rwanda
avrebbe ridotto, in cinque anni dal 2006 al 2011, il tasso di povertà dal 57%
al 45%, in
diminuzione dell’11,8 per cento, con un trend sei volte più veloce rispetto a quanto verificatosi tra il 2000 e il 2006. Gli effetti della rapida
crescita rwandese che ha potuto
contare, secondo il Fondo Monetario Internazionale su un incremento del PIL
dell’8,8% nel 2011, dopo un 7,5% del 2010 e un PIL pro capite passato da US $ 212 nel 2001 a US $ 540 pro capite nel 2010 , si sono fatti sentire
particolarmente nel campo educativo e sanitario. L’accesso all’educazione
primaria è migliorato raggiungendo il 79% per i ragazzi e l’82% per le ragazze,
ben oltre le previsioni che ipotizzavano rispettivamente il 59% e il 58%,
mentre il tasso di scolarizzazione nelle scuole secondarie è raddoppiato
rispetto al 2006. La mortalità infantile è
passata da 86 morti su 1000 nati del 2005 a 50 del 2011. Il presidente Kagame non ha
mancato di manifestare la propria soddisfazione per i risultati conseguiti,
senza peraltro nascondersi come ci sia ancora molto lavoro da fare per
conseguire gli ambiziosi obiettivi previsti dal programma Vision 2020.In particolare, ha sottolineato come "per mantenere lo slancio, il paese debba compiere
ulteriori sforzi in aree che rilancino
l'economia e la vita dei cittadini, comprese le infrastrutture, l'energia e
mercati. In primo luogo, si deve migliorare l'accesso ai mercati, con un aumento degli investimenti per le infrastrutture, soprattutto nelle reti rurali. E' poi fondamentale l'accesso all'energia, anche se questo è
raddoppiato negli ultimi cinque anni,
passando dal 4,3 al 10,8 per cento, rimane infatti ancora basso. È inoltre indispensabile la
creazione di posti di lavoro mettendo in contatto le piccole e medie imprese con gli investitori esteri".
Per completezza d'informazione rimandiamo a un precedente post riportante le risultanze del Rapporto sullo sviluppo umano 2011 curato dall'ONU, i cui principali parametri riguardanti il Rwanda sono consultabili cliccando qui.
Per completezza d'informazione rimandiamo a un precedente post riportante le risultanze del Rapporto sullo sviluppo umano 2011 curato dall'ONU, i cui principali parametri riguardanti il Rwanda sono consultabili cliccando qui.
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