Susan Rice, rappresentante degli
Stati Uniti presso le Nazioni Unite, in visita in questi giorni in Rwanda,
ha avuto parole di elogio per i forti progressi sulla via
dello sviluppo, nei diversi campi del sociale, che hanno caratterizzato il
paese dopo gli eccidi del 1994. Non ha tuttavia mancato di attirare l’attenzione sul deficit di libertà e
democrazia che caratterizza ancora il paese, in cui le varie articolazioni
della società civile, giornalisti, attivisti dei diritti umani, oppositori,
hanno difficoltà ad esprimere il proprio dissenso. Per questo il rappresentante
degli USA, paese che ha fin dall’inizio sostenuto in maniera decisiva il nuovo
corso rwandese, ha affermato che in Rwanda “i progressi economici devono andare
di pari passo con le aperture democratiche”, auspicando che “la democratizzazione del
paese possa essere il prossimo cantiere di questo grande paese e di questo popolo
straordinario”.
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