"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


venerdì 8 luglio 2011

Agricoltori del nord migranti verso l'Umutara

Un fenomeno migratorio interno sta interessando il nord Rwanda. In mancanza di terra, molti residenti della zona di Ruhengeri, dove la già alta densità rwandese raggiunge picchi che superano anche 450 abitanti per kilometro quadrato, migrano verso l'est del paese alla ricerca di nuovi terreni coltivabili. Questi migranti si spingono verso la zona dell’Umutara, dove esistono ancora terreni disponibili, nel tentativo di rifarsi una vita. Vanno in avanscoperta e quando trovano i terreni che ricercano vendono i terreni della zona d’origine,   ormai non più in grado  di garantire il sostentamento di una famiglia; infatti, seppur fertili sono ridotti a fazzoletti a seguito dei  frazionamenti  conseguenti ai successivi passaggi ereditari. Con il ricavato si presentano  nelle zone dell’Umutara , una regione molto meno popolata, che comprende parte della provincia ex Byumba e il Parco Nazionale di Akagera. Qui alcuni  procedono all’acquisto del terreno ad un prezzo che può aggirarsi sul milione e mezzo per ettaro (poco meno di 2.000 euro ), tre volte in meno rispetto al Nord, altri lavorano nei campi, per una paga che va dai 500 agli 800 Frw al giorno, o affittano la terra che coltivano. Tutti sono riconosciuti dai residenti come grandi lavoratori.  Una volta consolidata la propria posizione  e trovata una sistemazione si fanno   raggiungere dalla famiglia. L’inserimento di questi nuovi arrivati è favorito dalla buona accoglienza dei  residenti, molti dei quali, in particolare nelle zone vicine al Parco dell’Akagera, sono a loro volta arrivati in zona dopo il 1994,  provenienti dai paesi vicini, Uganda e Tanzania. ( fonte Ag. Syfia)

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