Un fenomeno migratorio interno
sta interessando il nord Rwanda. In mancanza di terra, molti residenti della zona di Ruhengeri, dove la già alta densità rwandese raggiunge picchi che superano
anche 450 abitanti per kilometro quadrato, migrano verso l'est del paese alla
ricerca di nuovi terreni coltivabili. Questi migranti si spingono verso la zona dell’Umutara, dove
esistono ancora terreni disponibili, nel tentativo di rifarsi una vita. Vanno
in avanscoperta e quando trovano i terreni che ricercano vendono i terreni
della zona d’origine,
ormai non più in grado di garantire il sostentamento di una famiglia; infatti, seppur fertili sono ridotti a fazzoletti a seguito dei frazionamenti conseguenti
ai successivi passaggi ereditari. Con il ricavato si presentano nelle zone dell’Umutara , una regione molto
meno popolata, che comprende parte della provincia ex Byumba e il Parco
Nazionale di Akagera. Qui alcuni
procedono all’acquisto del terreno ad un prezzo che può aggirarsi sul
milione e mezzo per ettaro (poco meno di 2.000 euro ), tre volte in meno
rispetto al Nord, altri lavorano nei campi, per una paga che va dai 500 agli 800
Frw al giorno, o affittano la terra che coltivano. Tutti sono riconosciuti dai residenti come
grandi lavoratori. Una volta consolidata
la propria posizione e trovata una
sistemazione si fanno raggiungere
dalla famiglia. L’inserimento di questi nuovi arrivati è favorito dalla buona
accoglienza dei residenti, molti dei
quali, in particolare nelle zone vicine al Parco dell’Akagera, sono a loro
volta arrivati in zona dopo il 1994, provenienti dai paesi vicini, Uganda e
Tanzania. ( fonte Ag. Syfia)
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