"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


mercoledì 23 marzo 2011

Buoni segnali dell'economia rwandese

Il Prodotti Interno Lordo (PIL) rwandese è cresciuto nel 2010 del 7,5 per cento, a fronte di un incremento del 6,1 per cento dell’anno precedente. Ricordiamo che l’Italia, come quasi tutti i paesi dell’occidente, ha dovuto accontentarsi di un risultato appena superiore all’1 per cento. L'incremento è dovuto principalmente a un aumento dell’8 per cento del settore industriale e del 9 per cento del settore servizi e in generale all’espansione del settore privato. Inferiore è il risultato del comparto agricolo, a conferma di un Rwanda che viaggia due velocità, che aumenta del cinque per cento nel 2010, con una crescita del cinque per cento in colture alimentari e del 14 per cento per quanto attiene le colture destinate all’esportazione, in ripresa dopo un calo del 15 per cento nel 2009. Il buon andamento dell’economia trova riscontro negli ottimi risultati del comparto bancario, da sempre barometro affidabile dell’andamento economico complessivo. Nel 2010, i redditi ante imposte del sistema bancario rwandese si sono attestati a 13,1 miliardi di Frw ( pari a € 15,6 milioni) a fronte di Frw 3,8 miliardi ( € 4,5 milioni) dell’anno precedente. Concorrono a tale risultato la forte dinamica della domanda sia dei prestiti che dei depositi, senza dimenticare l’afflusso di capitali dall’estero provenienti dalla diaspora e da investitori.

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