"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


martedì 10 agosto 2010

Rwandesi ai seggi in maniera ordinata e pacifica

Tutto si è svolto in maniera ordinata e pacifica sgomberando il campo dai  timori della vigilia : i  5,2 milioni di rwandesi chiamati ad eleggere il Presidente del Rwanda per i prossimi sette anni hanno votato ieri, in un clima di calma, a partire dalle 6 del mattino fino alle 15, nei 15.507 seggi distribuiti in tutto il Paese,  senza che venissero segnalati, allo stato, incidenti.In certi seggi,  già alle 9 del mattino, le operazioni di voto erano praticamente concluse con tutti gli  iscritti alle liste che avevano espresso il proprio voto: gli elettori si erano, infatti, mossi di primissimo mattino, alcuni addirittura già dalla sera prima. A Nyagahanga si è cominciato a votare addirittura prima delle 5 del mattino! Hanno assistito alle operazioni di voto 214 osservatori internazionali, in rappresentanza dell’Unione Africana, delle rappresentanze diplomatiche presenti a Kigali, della Organizzazione delle Francofonia e del Commonwealth. Il Rwanda infatti appartiene ad ambedue le organizzazioni che raggruppano rispettivamente gli Stati di lingua francese e quelli di lingua inglese. E' stata invece criticata da più parti l'assenza di osservatori dell'Unione Europea.
Secondo i primi risultati preliminari rilasciati dalla Commissione Elettorale Nazionale , il Presidente uscente Paul Kagame, in rappresentanza del RPF (Rwandan Patriotic Front), avrebbe raccolto il  92,9 % dei voti, seguito dal candidato del PSD ( Partito socialdemocratico),  dottor Jean Damasceno Ntawukuriryayo, con il 4,9% , da Prosper Higiro del Partito Liberale ( PL) con l' 1,5% e dalla candidata del PPC  (Partito per il Progresso e la Concordia) ,  dottoressa Alvera Mukabaramba, con lo 0,7%, tre partiti che nelle passate elezioni del 2003 sostenevano il RPF.Erano assenti altri partiti di opposizione che non avevavo ottenuto la prevista registrazione per poter partecipare alle elezioni. Ieri i Rwandesi hanno deciso che per il prossimo settenato  saranno  ancora guidati da Kagamee e dal RPF.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

http://www.nigrizia.it/sito/notizie_pagina.aspx?Id=10015&IdModule=1

mbg ha detto...

Abbiamo semplicemente riferito di come si sono svolte le operazioni di voto, anche con notizie di prima mano. Per quanto invece riguarda la situazione complessiva, cliccando su Africa Time, che apre la lista dei nostri link, ognuno si potrà fare un'idea della situazione rwandese attingendo alla stampa internazionale che, negli ultimi mesi, sembra guardare con occhi diversi ciò che sta succedendo nel paese delle mille colline.

Anonimo ha detto...

il mio non era certo un rimprovero ma un'integrazione citando un'altra fonte attendibile riguardo la situazione a dir poco problematica che vive in questo periodo il Rwanda.
Non so te ma io sono molto preoccupato riguardo la situazione attuale, Kagame per adesso riesce a mettere a tacere ogni forma di dissidenza anche se il suo ruolo storico nei fatti del 1994 è messo sempre più in discussione.
Purtroppo ancora il genocidio non è stato dimenticato, i rancori tra tutsi ed Hutu esistono ancora o meglio..tra vittime e carnefici, spero soltanto che il mondo occidentale stia con gli occhi aperti questa volta e non pensi soltanto a far affari nel paese delle mille colline. Se il regime di kagame salta molti macete grideranno vendetta e questo mi fa davvero paura.
Ti ringrazio per il cordiale confronto.

mbg ha detto...

Il mutato clima internazionale potrebbe suggerire ai governanti rwandesi d'intraprendere qualche passo anche sul fronte di una migliore governance, anche per non buttare al vento quanto fin qui fatto di positivo in campo economico e di organizzazione dello stato.