"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


martedì 3 agosto 2010

Progetto MIkAn:al via altre cinquanta famiglie

Il Progetto MikAn procede secondo le previsioni: i quattro gruppi, ognuno  composto da venticinque famiglie, che l'anno scorso sono stati assegnatari di una capretta, in queste settimane, stanno consegnando ad altrettante famiglie i capretti nati in questi ultimi mesi. Dopo il gruppo di Nyagahanga, lunedì della settimana passata è stata la volta di quello di Matimba a procedere al passaggio dei capretti tra vecchie e nuove famiglie e, nei giorni scorsi anche il gruppo di Ngarama è arrivato alla consegna.


Ecco come  Alberto ha vissuto la giornata di Matimba.
Con Don Paolo partiamo di buon mattino alla volta di Matimba per presenziare alla consegna dei capretti al nuovo gruppo di famiglie.La cittadina si trova vicino al confine con l'Uganda, in lontananza si può scorgere anche quello con la Tanzania, il viaggio è molto differente dal consueto, buona parte del tragitto è, infatti, su strada asfaltata.Il territorio è pianeggiante e ben diverso dalle zone collinari dove viviamo.Giunti sul posto, i partecipanti al progetto richiedono innanzitutto di poter ringraziare il Signore con una messa. La celebrazione come sempre è caratterizzata dalla musicalità e dalla gestualità che fanno parte della gente africana. Si passa quindi all'atteso momento della consegna, immortalato dalle foto di rito; il gruppo è riuscito ad ottenere 28 capretti e quindi l'obbiettivo dei 25 per le nuove famiglie è stato pienamente rispettato.E' ormai pomeriggio e la parrocchia offre a tutti i presenti un pasto caldo consumato insieme all'interno di un'aula scolastica.Mi viene chiesto di tenere un discorso, si sa che non mi piace parlare e, ancor meno, farlo di fronte ad un pubblico, per cui mi limito ad una brevissimo intervento.Mi complimento con il gruppo uscente per i risultati ottenuti e invito i componenti di quello entrante a considerare i capretti avuti come un dono, un dono che però comporta la responsabilità di permettere ad altre 25 famiglie di ricevere altrettanto.Concludiamo con una breve preghiera, seguita dai canti e dai balli che spesso fanno da cornice a queste occasioni di incontro

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