Navigando nel web ho incrociato questa bella esperienza in corso a Kigali: il Centre des Jeunes de Gatenga. Condotta dai salesiani, che non sapevo essere presenti in Rwanda, mi sembra un'esperienza che potrebbe offrire alcuni spunti, pur tenendo conto delle dimensioni di ben altro livello, a ciò che si vorrebbe realizzare a Nyagahanga.
Il Centre des Jeunes de Gatenga è un centro salesiano che opera a Kigali nel quartiere di Gikondo, settore Gatenga, dal 1986. Il quartiere di Gikondo, con una estensione di 2.300 ettari, è il più vasto di Kigali ed uno fra i più popolati (ca. 80.000 abitanti secondo le stime per difetto del 2002). Cresciuto molto in fretta in seguito all’urbanizzazione che ha trasformato la capitale, il quartiere è privo di molte strutture. Particolarmente grave è la situazione delle strutture socio-educative: ci sono solo 8 scuole elementari, 6 scuole secondarie, 2 centri di formazione professionale, nessun centro di aggregazione giovanile ad eccezione del Centre des Jeunes.I bambini e i ragazzi delle famiglie che vivono nel quartiere dove è situato il Centre des Jeunes di Gatenga sono spesso in strada e si dedicano per lo più, ad attività economiche di tipo informale. La grave disoccupazione, la disgregazione delle famiglie e le difficoltà di accesso a percorsi scolastici secondari e professionali porta molti giovani a vivere per lo più in strada, abbandonati a se stessi e senza alcuna possibilità di crearsi un futuro lavorativo se non quello di accontentarsi di occasionali lavori di tipo informale. Dietro molti ragazzi che finiscono in strada vi sono spesso esperienze negative simili tra loro: precoce abbandono scolastico; famiglie disgregate; figura paterna violenta; una madre sola, che, non riuscendo a far fronte al mantenimento della famiglia, è spesso costretta a prostituirsi.Il Centre des Jeunes, coerentemente con la tradizione della congregazione Salesiana da cui è gestito, prevede non solo la gestione di un orfanotrofio, ma anche la promozione di attività di socializzazione e di animazione culturali, sportive, ricreative e di attività di formazione scolastica e professionale che coinvolgono ogni giorno ragazze e ragazzi che vivono nel quartiere e nelle zone limitrofe. Nell’ambito delle sue molteplici attività, l’azione si rivolge prioritariamente a giovani nella fascia di età compresa tra 15 e 21 anni. Per quanto concerne i criteri di selezione, all'interno della numerosa popolazione di giovani della zona che vivono in condizioni di forte disagio familiare o sociale (orfani, disoccupati, ragazzi di strada, ragazzi in stato di abbandono) l’azione si indirizza prioritariamente a quanti sono particolarmente a rischio di intraprendere “la via della strada”, dell'emarginazione, dell’abbandono e della micro-criminalità e a quanti non hanno terminato la scuola primaria e/o non hanno la possibilità di compiere un percorso scolastico e/o formativo. Il Centre des Jeunes de Gatenga con le sue attività culturali e di socializzazione, presta poi particolare attenzione al coinvolgimento della popolazione femminile. Anche sul piano della formazione professionale e dell’avviamento al lavoro, le ragazze sono già molto presenti sia nei corsi propedeutici di alfabetizzazione, sia nei corsi “di promozione femminile” (parrucchiera, taglio e cucito), sia, infine, nei corsi di informatica per il segretariato e di agricoltura. AMICI DEI POPOLI, ( una Ong Italiana dal cui sito abbiamo tratto queste informazioni) presente in questo centro dal 1986 attraverso molteplici progetti a sostegno dell’attività dei padri salesiani, ha deciso insieme ai padri, di promuovere un nuovo progetto triennale di sostegno alla formazione professionale nel settore agricolo, finanziato dall’Unione Europea, con l'obiettivo di fornire un appoggio strutturato al processo di auto-sostentamento del Centre des Jeunes de Gatenga, attraverso la messa in valore del marais e il conseguente potenziamento del settore agricolo nell’ambito della formazione professionale. L’azione prevede inoltre il potenziamento del corso propedeutico di alfabetizzazione e l’avvio di corsi di agro-zootecnia e cucina.
Indubbiamente questa esperienza muove una certa curiosità che potremmo colmare con una visita al Centre in occasione del prossimo viaggio in Rwanda. Per ora lo segnaliamo a Don Paolo, in caso ancora non ne fosse a conoscenza.