"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


martedì 20 gennaio 2009

Obama: prudente e realistica attesa in Rwanda

Nella giornata in cui Barak Obama diventa il 44 presidente degli Stati Uniti, accompagnato da grandi, forse eccessive, attese a livello di opinione pubblica mondiale, un richiamo a un sano realismo ci viene da un editoriale del The New Times  rwandese. Pur riconoscendo che le radici keniote dell’afro-americano Obama consentiranno al neo presidente un approccio migliore per valutare i problemi dell’Africa, il giornale rwandese  ricorda  che la soluzione alla miriade di problemi che affliggono l'Africa può sì trovare negli   Stati Uniti e nella comunità internazionale un certo aiuto ma deve, soprattutto, fare conto sullo sforzo degli africani e dei loro gruppi dirigenti. Bisogna essere prudenti: "non è che con  Barack Obama  alla Casa Bianca i  problemi africani s’apprestano a scomparire durante la notte". La raccomandazione del notista del foglio rwandese è che, prima di ricercare negli Usa la soluzione dei mali africani, sia opportuno ricercare in casa soluzioni realistiche, anche in termini di leardership, ai problemi che attanagliano i paesi del continente.  Nella grande euforia che ha accompagnato l’inizio del mandato del nuovo presidente americano una voce prudente e realista , non c’è che dire, tenuto conto anche degli ottimi rapporti che legano i due paesi. 

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