"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


sabato 31 ottobre 2020

Imihigo: lavorare per obiettivi. Uno dei fattori di successo del modello Rwanda

Quando nel 2000 il governo cominciò a mettere mano alla ricostruzione della statualità ruandese e coltivare un'identità nazionale condivisa, ha attinto aspetti della cultura ruandese e delle pratiche tradizionali per arricchire e adattare i suoi programmi di sviluppo alle esigenze e al contesto del Paese. Da qui la riscoperta dell’Imihigo, il plurale in Kinyarwanda di Umuhigo, che significa giurare di consegnare. Imihigo include anche il concetto di Guhiganwa, che significa competere l'uno con l'altro. Imihigo è stata una pratica culturale del Rwanda pre-coloniale che prevedeva che un individuo stabilisse obiettivi da raggiungere entro un determinato periodo di tempo, seguendo i principi guida e superando ogni possibile ostacolo si presentasse sul suo cammino. Quando nel 2000, nel tentativo di migliorare l'erogazione dei servizi locali, il governo ha promosso un programma di decentramento affidando alle autorità locali le responsabilità dell'implementazione dei programmi di sviluppo, si rese necessario un nuovo approccio di monitoraggio e valutazione. I livelli locali di governo diventavano ora responsabili dell'attuazione dei programmi di sviluppo, il che significava che il governo centrale e la popolazione necessitavano di nuovi modelli di controllo dell’operare dei rappresentanti locali. Per rispondere a questa esigenza, nel 2006, è stato introdotto, voluto espressamente dal presidente Kagame, Imihigo.  Il suo obiettivo principale era quello di rendere più efficaci e responsabili le agenzie pubbliche e le istituzioni nell’attuazione dei programmi nazionali e di accelerare l'agenda di sviluppo socio-economico contenuta nelle politiche Vision 2020 e Strategie di sviluppo economico e di riduzione della povertà (EDPRS), nonché nel Millennium Development Goals (MDGs). Oggi, Imihigo è utilizzato a livello governativo come contratto di prestazione e per garantire la responsabilità. Tutti i livelli di governo, dal distretto locale ai ministeri e alle ambasciate, sono tenuti a sviluppare e far valutare il loro Imihigo.  Quando sviluppa il proprio Imihigo, ogni unità amministrativa del governo locale determina i propri obiettivi (con indicatori misurabili) tenendo conto delle priorità nazionali come evidenziato nella strategia nazionale e internazionale e documenti politici come gli MDG, Vision 2020, EDPRS, Piani di sviluppo distrettuale (DDP) e Piani di sviluppo del Settore (SDP). È compito del governo centrale assicurare che le priorità nazionali si riflettano nei bilanci delle amministrazioni locali attraverso l'allocazione e il trasferimento di sovvenzioni stanziate e attraverso la predisposizione di linee guida politiche per il governo locale nella fornitura di servizi. Inoltre, i ministeri svolgono un ruolo importante nel monitorare e sostenere i governi locali nell'attuazione di programmi e servizi. L'Imihigo, in entrambe le fasi di pianificazione e reporting, viene presentato al pubblico ai fini della responsabilità e della trasparenza. I sindaci e i governatori provinciali firmano anche l'Imihigo o contratti di prestazioni con il presidente del Rwanda impegnandosi a raggiungere gli obiettivi prefissati. Anche i membri del servizio pubblico firmano Imihigo con i loro dirigenti o il capo dell'istituzione. Per il dipendente pubblico l'Imihigo comprende le principali responsabilità, gli obiettivi e le rispettive competenze individuali. I contratti individuali di prestazione si basano sul piano d'azione di ciascuna istituzione e devono essere firmati in pubblico, assistiti dai supervisori dei membri dello staff, non oltre un mese dopo l'inizio dell'anno fiscale (31 luglio) o subito dopo l'insediamento per i nuovi membri del personale.  Il processo di valutazione e sottoscrizione del contratto di prestazione di un membro viene svolto da un gruppo di supervisori che possono proporre modifiche o perfezionare gli obiettivi stabiliti. I supervisori garantiscono che gli obiettivi siano in linea con gli obiettivi generali dell'istituzione e che il contratto di prestazione si basi sui punti di forza di ciascun membro. Una volta che sia il membro dello staff che i supervisori concordano sul contenuto del contratto, sono firmati. Come si vede nulla più e nulla meno di quanto avviene in un’azienda ben organizzata. E’ questo che fa dire a Paul Collier, richiesto di indicare quali scelte del governo fossero indicative di una buona gestione: “fondamentalmente, Kagame ha costruito una cultura della performance ai vertici della pubblica amministrazione”. I ministri sono stati ben pagati, ma lavorano per obiettivi, il cui mancato conseguimento viene sanzionato o, al contrario, premiato. ( tratto da: Aiutiamoli a casa loro Il modello Rwanda)

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