"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


sabato 11 gennaio 2020

Passa dal Rwanda il reinsediamento dei profughi prigionieri nei campi libici

Dopo la Norvegia, anche  Francia e Svezia si sono impegnate ad accogliere un certo numero dei rifugiati africani attualmente ospitati in Rwanda, nell’ambito dell’accordo firmato a settembre ad Addis Abeba in Etiopia lo scorso anno,tra il governo, l'Unione africana e l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati. Alla luce di tale accordo, il Rwanda ha accettato di istituire un meccanismo di transito per ospitare fino a 500 rifugiati, richiedenti asilo e altre persone bisognose di protezione  che sono intrappolate in Libia. Finora, il Rwanda ha ospitato, in un centro di transito di emergenza (EMTC) nel distretto di Bugesera, 299 rifugiati e richiedenti asilo  di nazionalità diverse, principalmente provenienti dal Corno d’Africa: Somalia, Sudan ed Eritrea.Ci si aspetta che ne vengano portati altri nella struttura che nel suo stato attuale può ospitare fino a 500 persone per le quali  verranno qui identificate soluzioni durature, tra cui rimpatrio e reinsediamento, o incorporandole nelle comunità ruandesi.Secondo quanto riferito al Saturday Times di Kigali,  Elise Laura Villechalane, responsabile delle relazioni esterne dell'UNHCR Rwanda, la Francia si è impegnata a ricevere circa 150 rifugiati,  la Svezia ne prenderà circa 200, oltre ai sette che sono già stati reinsediati in Svezia, mentre la Norvegia potrebbe arrivare fino a 600. Villechalane ha affermato che quando i rifugiati sono arrivati ​​in Rwanda, l'UNHCR ha cercato di aiutarli con le opzioni di reinsediamento e di preparare le loro richieste in linea con le esigenze dei paesi ospitanti.Senza specificare chi è attualmente idoneo per gli slot di reinsediamento disponibili, Villechalane ha affermato che uno dei principali fattori basati sulla selezione del programma di reinsediamento di ciascun paese è la vulnerabilità.Ciò può riguardare la provenienza del rifugiato e ciò che ha attraversato. Ha inoltre sottolineato che i paesi del reinsediamento considerano la condivisione degli oneri come un fattore di accoglienza dei rifugiati.Ha elogiato il Rwanda come "generoso" per aver accettato di essere un luogo in cui i rifugiati sono stati evacuati dalle terribili condizioni in Libia.
Villechalane ha affermato che non tutti i richiedenti asilo saranno trasferiti in altri paesi, il che significa che l'opzione di essere integrata nelle comunità ruandesi è ancora disponibile.
Ha detto che il Rwanda è "un corridoio umanitario" in cui questi richiedenti asilo sarebbero raggiunti da attività umanitarie.

Nessun commento: