Centrale solare da 8,5 MW di Rwamagana * |
Il governo ruandese è intenzionato a promuovere la creazione
di un istituto finanziario dedicato al finanziamento di progetti che promuovono
la resilienza ai cambiamenti climatici.L’iniziativa farà capo al Rwanda Green Fund (FONERWA) che ha
già stipulato un accordo di consulenza progettuale con la
Coalition for Green Capital (CGC), una non-profit che mira ad accelerare la
crescita dei mercati dell'energia pulita attraverso la creazione di Green Banks
a livello internazionale, con particolare riguardo ai Paesi in via di sviluppo. La
banca verrà chiamata Rwanda Catalytic Green Investment Bank (RCGIB), la
relativa struttura organizzativa e il capitale iniziale saranno definiti in
base a un apposito studio in fase di realizzazione d’intesa appunto con CGC. L'iniziativa risponderà a una serie di principi guida, in particolare il
processo decisionale di investimento indipendente, la capacità di raccogliere
finanziamenti dalle istituzioni finanziarie per lo sviluppo e il settore
privato sulla base delle migliori pratiche delle banche e strutture verdi
internazionali, nonché input strategici da FONERWA e altri partecipanti al
mercato. La proprietà potrebbe essere aperta anche a capitali privati. Una volta istituita, la Banca verde finanzierà progetti verdi
sia pubblici che privati, purché soddisfino i criteri stabiliti.La proposta della Rwanda Green Bank segue un'analoga iniziativa attiva in Sudafrica, con un bilancio iniziale di oltre $ 100 milioni.
* E' il più
grande impianto di pannelli solari installati nel continente africano al di
fuori del Sud Africa e Mauritius. Con una capacità di 8,5 megawatt, è la prima
centrale in Africa orientale, estesa su un terreno di circa 20 ettari e
composta da 28.360 pannelli fotovoltaici che sfrutteranno la luce del sole per
25 anni, in grado di soddisfare circa il 6% del fabbisogno energetico del
Paese. L’impianto, realizzato su tecnologia israeliana, ha richiesto un
investimento di circa 23,7 milioni di dollari, resi disponibili da Fondi
d’investimento olandesi e inglesi, dal Fondo norvegese per i paesi in via di
sviluppo (Norfund), da sovvenzioni degli Stati Uniti e dal programma finlandese
di partenariato per l’energia e l’ambiente in Africa.
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