"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


lunedì 4 febbraio 2019

Ritrovarsi con i batwa

Anziane ringraziano per il dono dei fagioli
Il consueto appuntamento con la comunità batwa (pigmei) di Kibali, che connota ogni Missione Kwizera in Rwanda, si è arricchito quest'anno di una novità. Venerdì scorso abbiamo, infatti, fatto la conoscenza di un'altra comunità batwa, quella di Miyove, nella parrocchia di Kizaro. Si tratta di una comunità composta da 135 persone, distribuite in 24 famiglie,ognuna con la propria casa. Grazie alla Croce Rossa i 45 bambini della comunità frequentano il vicino centro di educazione, mentre 30 studenti frequentano la scuola primaria, uno studente frequenta la scuola superiore, mentre 15 giovani si stanno formando nel cucito. Avendo consistenti terreni coltivabili a disposizione, la parrocchia di Kisaro vorrebbe assicurare alla comunità, con il supporto di Kwizera, un supporto tecnico e finanziario per meglio sfruttare questo grande patrimonio. Ma quando si parla di batwa, il legame dell'Associazione Kwizera è storicamente quello con la comunità di Kibali. L'incontro con quella comunità data ormai a dieci anni fa, quando le circa 250 persone che la componevano vivevano in strutture indefinibili fatte di frasche e teli,  come si può vedere in un filmato girato allora (clicca qui). Da allora ogni famiglia ha ricevuto da Kwizera una casa e successivamente la disponibilità di sette ettari di terreno coltivabile, ottenuto dal terrazzamento della collina. Col passare degli anni, la comunità ha ricevuto l'assistenza necessaria a mettere a coltura i terreni che ora producono patate e mais. Pur negli innegabili progressi, la comunità vive ancora ad un livello di notevole emarginazione, che pregiudizi culturali presenti fra gli stessi ruandesi non aiutano certo a superare. Nonostante questo, la vicinanza di Kwizera non è mai venuta meno, attraverso il sostegno alle diverse campagne agricole, un certo numero di adozioni dei bambini e con l'incontro annuale che attraverso un piccolo segno di vicinanza, la distribuzione ad ogni famiglia di un pacco di cinque kilogrammi di fagioli, vuole confermare un'attenzione che si protrarrà nel corso dell'anno.

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