Il Rwanda ha formalizzato la sua volontà di rientrare all'interno della Comunità economica
degli Stati dell'Africa centrale (CEEAC) dalla quale era uscito nel 2007, essendo stato uno dei
membri fondatori nel 1983. La CEEAC raggruppa Angola, Burundi, Camerun, Africa Centrale, Congo - Brazzaville,
Repubblica Democratica del Congo, Gabon, Guinea Equatoriale, Sao Tomé e Principe
e il Ciad. Come noto il Rwanda fa parte di un altro raggruppamento regionale: la Comunità dell'Africa orientale (EAC), unitamente a Kenya, Uganda, Tanzania e Burundi, paesi coi quali il Rwanda ha sperimentato un'integrazione economica accelerata , propedeutica a una possibile unione
doganale.All'interno della EAC è già stato attuato un visto turistico unico per i cinque paesi membri e un accordo per la rimozione delle tariffe di roaming per le chiamate da
uno stato all'altro. All'interno dell'EAC sono in programma anche ambiziosi progetti per la realizzazione di un collegamento ferroviario che consenta al Rwanda di avere un più agevole accesso al mare ( clicca qui). Decisamente più lento risulta il percorso della CEEAC nella ralizzazione degli obiettivi statutari di "abolizione progressiva, tra gli Stati membri, degli
ostacoli alla libera circolazione di persone, beni, servizi, capitali e al
diritto di stabilimento".
Obiettivo ambizioso che accompagna il ritorno del Rwanda nella CEEAC è quello di arrivare a una collaborazione e a una unica zona di libero scambio tra le due comunità - CEEAC e EAC- di cui fa parte lo stesso Rwanda. Sarebbe questo un obiettivo importante per un paese come il Rwanda privo di sbocchi al mare, che ha tutto l'interesse di promuovere l'integrazione regionale con l'abbattimento delle barriere commerciali intraregionali per arrivare poi alla riduzione anche di quelle esterne.
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