"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


giovedì 17 dicembre 2015

HDI-Indice di sviluppo umano: il Rwanda al 163° posto su 188 paesi

E' stato presentato lunedì ad Addis Abeba il Rapporto sullo Sviluppo Umano 2015, curato dall'ONU, dal titolo ‘"Lavoro per lo Sviluppo Umano". In particolare il rapporto affronta le priorità fondamentali del continente africano e cioè  la trasformazione strutturale necessaria alla creazione di occupazione e di sviluppo inclusivo.  La relazione riconosce enormi progressi, seppure eterogenei tra le regioni, tradotti in un miglioramento della speranza di vita, dell'educazione, dell'accesso all'acqua potabile e ai servizi igienici di base, nonché l’aumento del reddito pro capite.L’Africa in generale, e la regione subsahariana in particolare, ha registrato una crescita dell'indice di sviluppo umano annuo del 1,08% in media per il periodo 1990-2014, posizionando la regione come il terzo miglior performer dopo Asia meridionale e orientale e il Pacifico.Il Rapporto evidenzia anche le rimanenti sfide che comprendono una serie di questioni: povertà persistente, aumento delle disuguaglianze, vulnerabilità agli shock e rischi e il cambiamento climatico. Tutti questi problemi sono estremamente rilevanti e in sintonia con la propria agenda di Africa 2063. 
Dalla scheda paese del Rwanda  ( clicca qui per consultarla in inglese) apprendiamo che il valore HDI del Rwanda per il 2014 è 0.483- che colloca il  paese nella fascia bassa della categoria di sviluppo umano - posizionandolo al 163° posto su 188 paesi, era 151° nel 2014i.Tra il 1980 e il 2014, il valore HDI del Rwanda è aumentato da 0,299 a 0,483, con un incremento del 61,6 per cento e un incremento medio annuo di circa il 1,42 per cento. Il quotidianno filogovernativo, The New Times, che ha sbrigativamente liquidato il rapporto citando appunto questo unico dato.
Il range è analogo a quello di  Haiti e Uganda. Nonostante i progressi, il livello del HDI del Rwanda  è pero' inferiore alla media di 0,505 per i paesi del gruppo a basso sviluppo umano e al di sotto della media di 0,518 per i paesi dell'Africa sub-sahariana.Il Reddito Nazionale Lordo-RNL del Rwanda pro capite sulla base del potere d'acquisto (PPP) è aumentato di circa il 40,9 per cento tra il 1980 e il 2014, collocandosi a 1.454 dollari,  meno però della metà della media dell’area subsahariana che è di $ 3.363.

Ulteriori note negative per il Rwanda vengono  dall'indice di diseguaglianza e dall'Indice Multidimensionale della Povertà (MPI) che tiene conto di 10 indicatori riferiti a privazioni nel campo della salute, dell'istruzione, degli standard di vita ( accesso all'acqua,all'elettricità, ai servizi igienici ecc). Secondo il Rapporto in Rwanda  il 70,8 per cento della popolazione (7,669 milioni di persone) sono multidimensionalmente povere, mentre un ulteriore 17,9 per cento vive al limite della povertà multidimensionale (1,935 milioni di  persone).  
I due indici fotografano una situazione rwandese un po' diversa da quella che siamo soliti veder illustrata sui media e che e' possibile verificare anche in loco. Esistono, infatti, due Rwanda: quello in rapido progresso della capitale, che i media semplicisticamente fanno coincidere con l'intero paese, e quello delle campagne, dove la dinamica dello sviluppo e' decisamente più lenta e contraddittoria. Guardando i risultati, anno dopo anno, dei Rapporti ONU sull'HDI si direbbe che il lavoro per i governanti sia tutt'altro che finito. Per vedere le risultanze dei passati Rapporti clicca qui.

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