"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


mercoledì 28 gennaio 2015

Diario Missione 2015

Riunione sul progetto batwa
Sollecitata dall’Associazione Kwizera e promossa dal vescovo di Byumba, mons Servillien,  si è tenuta, presso la diocesi,  una riunione coordinata dal direttore delle Caritas, don Emmanuele,per affrontare la grave situazione venutasi a creare nell’ambito della comunità batwa di Kibali. Erano presenti  i rappresentanti della diocesi protestante, della Croce Rossa, della Caritas e da ultimo, con quasi due ore di ritardo, si sono presentati anche i rappresentanti delle istituzioni locali. Dopo un’ampia discussione che ha affrontato il problema da diversi punti di vista si è giunti alla conclusione che verrà istituito un comitato di coordinamento tra i diversi soggetti coinvolti. Il Comitato dovrà presentare delle proposte d’intervento, previa ricognizione dello stato di fatto della situazione a Kibali ( quante famiglie sono rimaste, quante case sono state distrutte o danneggiate), anche alla luce delle diverse iniziative ancora in essere da parte dei diversi soggetti.Nell’immediato  è emerso l’orientamento di  privilegiare, da subito, il recupero dei bambini all’abbligo scolastico anche attraverso la loro ammissione alle mense scolastiche. Al riguardo è stata espressa la disponibilità da parte dell’Associazione Kwizera di destinare  la metà dell’importo erogato ai 23 ragazzi inseriti nel programma adozioni a pagare la retta della mensa pari a 12.000 frw al trimestre.A breve il Comitato farà conoscere le linee possibili di intervento. Rispetto al passato, quando interventi scoordinati tra i vari soggetti coinvolti hanno portato non poco disorientamento nei batwa e procurato intralcio a interventi già programmati, si è perlomeno  fatto il passo importante di creare un  coordinamento.

Riunione sacerdoti
I rappresentanti dell’Associazione unitamente al sacerdote di coordinamento con la diocesi, don Paolo Gahutu,  hanno incontrato i  rappresentanti di tutte le parrocchie, mancavano solo la parrocchia di  Kiziguro eMuhura, per rappresentare le linee d’intervento associativo nel corso del 2015.Ci si è soffermati in particolare  sul Progetto Mikan, su cui è stata sollecitata l’attivazione di nuovi gruppi per le parrocchie con minor numero di assegnazioni in essere, e su cui è emerso che qualche parroco non era a conoscenza dell’esistenza del manuale di istruzioni. Don Isidoro; parroco di Burehe e responsabile della pastorale familiare, ha reso una testimonianza sull’esperienza, sottolineandone le potenzialità per la pastorale,  manche per le casse parrocchiali, visto che il supero di capretti rispetto ai numeri richiesti dal progetto va a beneficio della parrocchia. Per il Progetto Amazi, visto l’approssimarsi della stagione delle piogge,  è stata sollecitata una risposta in tempi strettissimi. I  progetti di finanziamento avranno invece tempi più lunghi di presentazione: dovranno pervenire entro Pasqua.E’ seguita una franca discussione con richieste di chiarimento su diversi aspetti, ivi compresa la logica che l’Associazione segue nella propria azione, piuttosto che sulle cose che non hanno funzionato in questi anni ( scarso coordinamento con gli interventi diocesani piuttosto che la scarsa trasparenza di certi progetti presentati).Nel complesso una riunione ben riuscita,apprezzata dai presenti,  che si è conclusa con il pranzo offerto dall’Economato diocesano. 

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