Sono 5.953.351 i rwandesi
che compaiono nelle liste elettorali predisposte in vista delle elezioni parlamentari previste il prossimo
16 settembre, un milione in più di quelli ammessi alle elezioni del 2008 e
ottocentomila in più di quelli ammessi alle presidenziali del 2010.
Un banner pubblicitario del FPR con un pugno chiuso, iconografia della sinistra rivoluzionaria, forse eco di passate simpatie maoiste |
Gli elettori sono chiamati a rinnovare la camera dei deputati attraverso tre momenti elettorali successivi.Il 16 settembre saranno eletti, a suffragio universale, 53 degli ottanta parlamentari previsti,
mentre i restanti 27 seggi, riservati ai
gruppi di interesse speciale, saranno assegnati nei due giorni successivi : il 17 saranno assegnati su base territoriale, da parte dei Consigli di distretto e di altri enti locali, i 24 seggi riservati alle donne, il giorno successivo i 2 seggi riservati ai giovani saranno decisi dal Consiglio nazionale della gioventù, mentre la Federazione delle Associazioni degli handicappati sceglierà l'unico seggio riservato alle persone con
disabilità. Concorrono per l'assegnazione dei 53 seggi quattro partiti e quattro candidati
indipendenti.
I partiti in
gara sono la coalizione RPF-led, il Partito Liberale (PL), il Partito
Socialdemocratico (PSD) e il PS Imberakuri. Partner della coalizione con il partito presidenziale RPF-Rwandan Patriotic Front, sono il Partito Democratico
Ideale (PDI), il Parti Socialiste Rwandais (PSR), il Parti du Progrès et la Concorde
(PPC) e il Partito democratico centrista (PDC), ognuno con due candidati.
Sono invece 103
le donne candidate che si contenderanno i 24 seggi loro riservati, mentre
23 candidati si sfideranno per i due seggi riservati ai giovani, mentre 15 candidati sono in lizza per un posto riservato ai disabili.
Per concorrere all’assegnazione dei seggi, i partiti e i candidati
indipendenti devono superare
la soglia di sbarramento del 5% e rimarranno in carica cinque anni.
La costituzione rwandese all'art. 82 prevede anche un Senato composto da 26 membri con un mandato di otto anni: dodici membri sono scelti, su base territoriale, da parte dei Comitati locali, otto membri sono di nomina presidenziale, quattro sono designati dal Forum delle formazioni politiche, un senatore è eletto dalle università pubbliche e uno da quelle private, in seno ai propri membri docenti. Anche gli ex presidente possono richiedere di far parte del Senato.
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