"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


domenica 8 settembre 2013

Il predicatore dirotta gli aiuti umanitari sulla propria miniera di diamanti

La denuncia, contenuta nel documentario Congo mission curato da David Turner e Lara Zizic e presentato in questi giorni  al Toronto film festival, e' di quelle  che lasciano l'amaro in bocca. Secondo gli autori del documentario, nel 1994, approfittando della tragedia degli sfollati rwandesi ammassati nei campi profughi di Goma, il  noto tele predicatore  americano, multi-milionario e leader di una certa destra religiosa, Pat Robertson, lancio' attraverso il proprio canale televisivo, Christian Broadcasting Network CBN, una campagna per la raccolta fondi per portare aiuti medici attraverso la propria organizzazione umanitaria Operation Blessing International (OBI). Secondo gli autori del documentario, che hanno condotto un'inchiesta approfondita che li ha portati a intervistare  operatori umanitari, testimoni oculari e anche i piloti degli aerei di Robertson, i milioni di dollari raccolti, che sarebbero dovuti servire a portare medici e medicinali a Goma, sarebbero stati dirottati da Robertson su proprie attività minerarie, in particolare su una miniera di diamanti  a Kamonia, in tutt'altra parte del Congo, dove era stata costruita anche una pista di ottocento metri di lunghezza dove potessero atterrare i voli "umanitari" che trasportavano attrezzature per l'estrazione delle preziose pietre. Secondo il documentario, Robertson documentava gli aiuti portati a Goma utilizzando filmati in cui venivano ripresi i volontari dell'organizzazione Medici senza frontiere, spacciandoli per operatori dell'OBI.
Tra i testimoni intervistati vi e' anche il giornalista inglese, Chris McGreal, al tempo presente nel campo profughi di Goma, che su The Guardian del 5 settembre dedica all'intera  vicenda questo pezzo.

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