"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


martedì 6 dicembre 2011

Kwizera Rwanda, il libro

Ecco la copertina del libro Kwizera Rwanda che sarà presentato giovedì 8 dicembre in una serata che si terrà presso il ristorante Il Bugno di Fornaci di Barga (Lu), a partire dalle ore 18. Il libro, che sarà distribuito agli amici e sostenitori dell'Associazione, sarà disponibile per tutti coloro che fossero interessati anche  in formato elettronico sfogliabile accedendo da Albe rwandesi ( cliccando sulla copertina personalizzata riportata nella colonna di destra) già da oggi  o al sito www.kwizera.it a partire dai prossimi giorni.
La finalità della pubblicazione e il suo contenuto sono ben riassunti nella Presentazione del presidente dell'Associazione Kwizera Onlus, Franco Simonini, che riportiamo qui di seguito.
Presentazione
Nel decennale della fondazione dell’Associazione Kwizera Onlus, dedichiamo questo libro a tutti coloro che, in questi anni, ci hanno seguito con simpatia e sostenuto con grande vicinanza nell’attività svolta a favore della popolazione del Rwanda. Perché il tutto non si riducesse a una semplice elencazione, seppur doverosa nei confronti dei tanti benefattori, delle realizzazioni portate a termine nel periodo, abbiamo cercato di tratteggiare, senza alcuna pretesa di completezza, un sintetico quadro del contesto sociale in cui il lavoro associativo è andato concretizzandosi. Rimane in noi la segreta speranza di riuscire a condividere con i lettori parte delle esperienze vissute dai vari volontari che negli anni si sono succeduti nelle missioni nel paese delle mille colline. In questo senso, crediamo che al di là della limitatezza delle parole scritte, saranno le numerose fotografi e che corredano il volume a far rivivere, almeno in parte,  la realtà con cui siamo venuti a contatto. In particolare, non poche di queste fotografi e, che danno voce a quella variegata umanità fatta di bambini, uomini, donne e anziani, hanno la capacità di veicolare, nel loro disarmante realismo, le forti emozioni che hanno permeato gli autori di quegli scatti. Quei luoghi, quelle immagini, quella gente ti entrano dentro fino al profondo del cuore, tanto da poter dire che quel viaggio ti ha segnato la vita e, da allora, tutto prende una visione nuova. Ecco, se queste pagine riuscissero a far giungere al lettore l’eco lontana di queste sensazioni, avrebbero raggiunto il loro scopo. Avremmo la certezza che l’attività dell’Associazione a favore delle persone, le cui vite e i cui volti, squarciando il velo dell’anonimato, hanno fatto il loro ingresso, con pudore e discrezione, nelle nostre case, proseguirà anche per il prossimo decennio, potendo contare su tante persone partecipi del loro destino.

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