E’ stato
presentato nei giorni scorsi, alla vigilia della giornata mondiale
dell’alimentazione che si celebrerà domani 16 ottobre, il Rapporto
predisposto dall'International Food Policy Research Institute (IFPRI)
contenente il Global Hunger Index GHI- Indice globale della fame.Al fine di
individuare i livelli di fame il Global Hunger Index prende in esame tre
indicatori: la percentuale di persone che sono denutrite, la percentuale di
bambini sotto i cinque anni che sono sottopeso e il tasso di mortalità
infantile.L’indice classifica i paesi assegnando un valore da 0 a 100, dove 0 rappresenta il valore migliore (assenza di fame) e 100 il peggiore, per quanto nella pratica non venga mai raggiunto nessuno dei due estremi. La scala mostra la gravità della fame – da un livello "basso" a "estremamente allarmante" – associata con la gamma di possibili punteggi di GHI:> 30.0 Estremamente allarmante, 20.0–29.9 Allarmante,10.0–19.9 Grave, 5.0–9.9 Moderato, < 4.9 Basso. Sulla base dei parametri presi in esame, che per il Rwanda
evidenziano le seguenti dinamiche : Popolazione denutrita : 34% ( dato riferito
al 2007 a fronte del 44% nel 1990 dopo una punta del 53% nel 95/97); Bambini sottopeso sotto i 5 anni: 18% (24.3% 1990); Tasso di mortalità sotto i cinque anni: 11,1% (17.1% 1990) ; il GHI attribuito al paese delle mille colline risulta di 21,0, in diminuzione dal 28,5 del 1990, passando dal 32,7 del 1996 e il 25,2 del 2001. Sui 122 paesi presi in esame nel Rapporto, il Rwanda si colloca al 60esimo posto, dietro a Togo e Tanzania e davanti a Liberia, Sudan, Madagascar, Mozambico, Niger, India, Zambia e Angola. La situazione rwandese, pur con i miglioramenti realizzati negli ultimi anni, rientra ancora, purtroppo, nella categoria “allarmante”.
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