"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


lunedì 9 febbraio 2009

Sempre vicini ai più deboli

L'amico Angelo, di cui conosciamo il grande e disinteressato impegno verso gli ultimi e i più deboli, ci invia questa testimonianza che volentieri pubblichiamo condividendone pienamente lo spirito. Sull'argomento è intervenuto anche Padre Gheddo nel suo blog Armagheddo che trovate nella sezione Elenco Blog nella colonna a fianco. 

 Vorrei mettere a conoscenza tutti i lettori del blog di questa “toccante” poesia che Padre Livio, direttore di Radio Maria Italia (l’emittente cattolica che trasmette da Erba provincia di Como), ha inviato agli iscritti alla mail list sabato mattina. Riportiamo di seguito il pensiero dedicato a Eluana “la ragazza a cui è stato deciso di sospendere l’alimentazione”

DEDICATA A ELUANA

Eluana, piccolo fiore

Tu sei la prediletta

al cuore del Signore.

 Tace la tua voce

mentre sei distesa

sul legno della croce.

 La tua luce splende

nella notte oscura

di un mondo che non comprende.

 Il tuo cuore è una sorgente

che emana amore

sul freddo della gente.

 Tu sei un tesoro

molto più prezioso

di un forziere d'oro

 Una mano che rapina

al tuo letto si è avvicinata

nella penombra della mattina.

 Anche tu, come Gesù,

griderai "Ho sete!"

prima di volare lassù.

 Ottienici in dono

quando entrerai in cielo

la grazia del perdono.

 Padre Livio

 Leggendo queste straordinarie parole mi sono tornati in mente i passi del Vangelo di Matteo 25 versetto 41 e successivi “Poi dirà a quelli posti alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere;  ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato.  Anch`essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito?  Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l`avete fatto a me".

In questo particolare momento vorrei invitare tutti gli uomini e donne di buona volontà, anche i carissimi fratelli Rwandesi , ad unirsi a noi nell’ardente preghiera perchè non venga stroncata la vita di questa ragazza. Dobbiamo in questa circostanza, aggredire il cielo con le nostre suppliche ed appellandoci alla Sua Divina Misericordia attendere che sia fatta la volontà di Dio.

Non dimentichiamo che niente è impossibile a Dio!

Angelo B.

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