La possibilità di reperire in Rwanda semi di Jatropha Curcas rende attuabile l’avvio del progetto per sperimentare la coltivazione di questa pianta sul territorio di Nyagahanga.
La prima variabile da tener in conto per dare avvio al progetto è la disponibilità di terreni adatti alla coltivazione della Jatropha. Se per la prima sperimentazione è possibile utilizzare i terreni marginali incolti e le fasce di confine degli appezzamenti attualmente messi a coltura, a regime ci sarà la necessità di poter disporre di superfici più consistenti. A questo proposito bisogna tener conto dell’ampia superficie paludosa ( marais) presente sul territorio di Nyagahanga, attualmente scarsamente sfruttata. Per cominciare si potrebbe pensare a piantumare tutto il perimetro del marais che si dilunga per diversi kilometri.
Quando si pensa però al marais sorge immediata una sfida: perché non pensare a una sua bonifica per recuperare diversi ettari di terreno da mettere a coltivazione parte come orti familiari da assegnare alle singole famiglie del luogo e parte come unico terreno da destinare a uno sfruttamento su basi cooperativistiche.
Se l’autorità civile del luogo dovesse aderire a una simile ipotesi si potrebbe pensare alla predisposizione di un apposito progetto che veda il recupero del marais accompagnato da un suo sfruttamento anche in ottica Jatropha.
Se dalle verifiche condotte presso l’amministrazione pubblica locale dovessero emergere riscontri positivi all’ipotesi avanzata si potrà procedere alla predisposizione del relativo progetto.
La prima variabile da tener in conto per dare avvio al progetto è la disponibilità di terreni adatti alla coltivazione della Jatropha. Se per la prima sperimentazione è possibile utilizzare i terreni marginali incolti e le fasce di confine degli appezzamenti attualmente messi a coltura, a regime ci sarà la necessità di poter disporre di superfici più consistenti. A questo proposito bisogna tener conto dell’ampia superficie paludosa ( marais) presente sul territorio di Nyagahanga, attualmente scarsamente sfruttata. Per cominciare si potrebbe pensare a piantumare tutto il perimetro del marais che si dilunga per diversi kilometri.
Quando si pensa però al marais sorge immediata una sfida: perché non pensare a una sua bonifica per recuperare diversi ettari di terreno da mettere a coltivazione parte come orti familiari da assegnare alle singole famiglie del luogo e parte come unico terreno da destinare a uno sfruttamento su basi cooperativistiche.
Se l’autorità civile del luogo dovesse aderire a una simile ipotesi si potrebbe pensare alla predisposizione di un apposito progetto che veda il recupero del marais accompagnato da un suo sfruttamento anche in ottica Jatropha.
Se dalle verifiche condotte presso l’amministrazione pubblica locale dovessero emergere riscontri positivi all’ipotesi avanzata si potrà procedere alla predisposizione del relativo progetto.
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