"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


venerdì 31 gennaio 2025

Al nido della Casa di Catia e Rina

Secondo appuntamento della Missione 2025 è l’asilo nido della Casa di Catia e Rina la cui storia trovate qui. Il viaggio verso Rwamiko, dove si trova la Casa, comincia con un fuori programma. Infatti, era previsto che la jeep messaci a disposizione da don Paolo fosse guidata da un suo autista. Purtroppo, o forse è meglio dire per fortuna, all’uscita dal garage l’autista compiva una manovra decisamente improvvida tanto da consigliare lo stesso don Paolo a riassumere il ruolo di autista ed accompagnarci in questo nuovo viaggio, disdicendo gli impegni presi. Noi non possiamo che ringraziarlo, soprattutto alla luce della strada dissestata che ci attendeva nel secondo tratto del percorso, dove non immaginiamo come avrebbe saputo districarsi il primo autista. 

Comunque tutto è bene ciò che finisce bene; infatti, la visita al nido, dove ci accompagnava il parroco di Rwamiko, don Jean Nepomaceno, vecchia conoscenza dai tempi in cui era vicario a Nyagahanga, ci ha pienamente soddisfatti. Ci ha accolto nella Casa la responsabile, suor Marguerite attorniata dalla trentina di piccoli festanti, assistiti da due insegnanti laiche e da una volontaria canadese, supportate da un'altra suora del Buon Pastore presente nel complesso che comprende oltre alla Casa di Catia e Rina una struttura dove si tengono corsi professionali per le giovani ragazze madri dei bimbi del nido. I locali sono funzionalmente strutturati sul salone, dalle pareti vivacizzate da disegni adatti ai piccoli, ad un paio di camerette dormitorio e da un giardino con alcuni giochi.Il tutto ben tenuto e pulito. Diversi piccoli portano anche una divisa. Diversamente dall’asilo Carlin, che prevede solo l’apertura fino a mezzogiorno, qui i bambini rimangono al nido anche nel pomeriggio, consumando naturalmente il pranzo di mezzogiorno.Per il nido della Casa di Catia e Rina come per l’Asilo Carlin, l’Associazione Kwizera si fa carico di tutte le spese della gestione scolastica e di mantenimento della struttura.

giovedì 30 gennaio 2025

Anche questa volta si parte dall'asilo Carlin

Accompagnati da don Paolo e da don Cleto, il parroco di Nyagahanga, oggi ci siamo portati a Kagera, un pugno di case nel profondo della campagna ruandese, dove sorge dal lontano 2012 l’asilo Carlin di cui qui trovate tutta la storiaAd accoglierci le tre maestre, Esperance, Leocodie e Liberata, che da anni prestano qui il loro servizio, alle dipendenze della parrocchia a cui l’associazione Kwizera garantisce la corresponsione dell’intero onere retributivo oltre alle altre spese di gestione dell’asilo. C’era anche il capo della Centrale, la struttura di base su cui si articolano le parrocchie ruandesi, nonché il direttore del vicino Centro scolastico, sotto la cui sorveglianza il nostro asilo si appresta a finire dopo che ne sono stati verificati positivamente i requisiti richiesti dalle autorità civili per strutture del genere. C’erano ovviamente i bambini, circa una settantina, in numero inferiore rispetto al passato, quando superavano il centinaio, in conseguenza dell’apertura in zona di altro centro per l’infanzia.L’incontro è servito a verificare i bisogni della struttura che annualmente necessita di manutenzione: quest’anno è emersa la necessità di dotarsi, su richiesta delle autorità civili, di due servizi igienici per portatori di handicap che provvederemo a realizzare a breve. Va inoltre rifatta la targa con la foto di Carlin, in quanto ormai consunta, e programmare una recinzione della zona giochi per preservare le attrezzature che senza protezione sono soggette ad un veloce deterioramento.

Come l’anno scorso, le maestre hanno voluto riservarci un piccolo e simpatico segno di riconoscenza:25 uova, che abbiamo provveduto a consegnare alla cuoca della parrocchia di Mulindi, retta da don Paolo, dove siamo ospiti. Da parte nostra avevamo portato ai bambini dei dolci, che hanno golosamente consumato insieme alla bevanda a base di farina di sorgo che quotidianamente viene loro data a metà mattinata, ed alle maestre l’annuncio di un piccolo aumento del loro stipendio. Rileggendo le cronache del passato sembra il ripetersi delle solite scene, ma a ben pensarci è invece il perpetuarsi di una bella storia di solidarietà che vede la comunità grosina vicina e partecipe alla vita di una realtà lontana  e meno fortunata.

mercoledì 29 gennaio 2025

In viaggio verso Kigali

Sulla Milano-Doha-Kigali, abbiamo volato nell’ultima tratta, per la prima volta, con la compagnia di bandiera ruandese, la RwandAir. Un volo non troppo affollato e quindi comodo e piacevole, seppur su un datato Boeing 737-800. Una conferma dello status assunto da RwandAir che ormai da anni collega l’Europa all’Africa da Londra e Parigi, oltre che ovviamente con Doha. Ovviamente, perché Rwandair è da tempo che collabora con la compagnia Qatarina con la quale sono in corso trattative per l'acquisizione da parte di Qatar Airways di una quota del 49% nella RwandAir, e di una quota del 60% nel nuovo aeroporto internazionale di Bugesera, fuori Kigali, come dichiarato dal presidente ruandese Paul Kagame solo pochi giorni fa.Qatar Airways e RwandAir sono in trattative da circa cinque anni, con i colloqui posticipati più volte a causa della pandemia di Covid-19 e poi della Coppa del Mondo del 2022 in Qatar. Tuttavia, Qatar Airways è da tempo interessata ad acquisire una quota di RwandAir per far progredire la sua strategia più ampia di espansione delle sue operazioni nell'Africa orientale e centrale. Le due compagnie aeree hanno già firmato un accordo di code sharing e lanciato voli diretti tra Kigali e Doha per rafforzare i legami. L'accordo per l'acquisizione di parte dell'aeroporto internazionale di Bugesera, un progetto da 1,3 miliardi di dollari che dovrebbe essere completato entro il 2028, consentirebbe anche a Qatar Airways di stabilire il suo primo hub cargo al di fuori del Qatar. A parte questa digressione economico-societaria, ennesima conferma della vivacità del modello Rwanda, il viaggio si è concluso come al solito con la cordiale accoglienza di don Paolo Gahutu che ci attendeva in aeroporto per portarci a Mulindi, la sua parrocchia, che fungerà da campo base per questa nostra missione. In jeep verso Mulindi Don Paolo ci ha intrattenuto sulle ultime notizie provenienti dal vicino Kivu, dove la città di Goma è stata conquistata dal movimento filo ruandese M23. Notizie che qui non trovavano alcuna eco particolare tra la gente indaffarata di Kigali.

mercoledì 15 gennaio 2025

Ritorno in Rwanda: Missione Kwizera 2025

La Missione 2025 dell'Associazione Kwizera in Rwanda si svolgerà dal 28 gennaio al 10 febbraio. Gli appuntamenti, anche per quet'anno, prevedono il soppralluogo alle iniziative che l'Associazione ha promosso nell'ambito della diocesi di Byumba: dall'asilo Carlin di Kagera all'asilo nido della Casa di Catia e Rina a Rwamiko, fino al Posto di sanità di Mubuga. A queste si affiancano il sostegno al monastero delle Clarisse di Nyinawimana ed alle comunità batwa di Kibali e Myiowe, per finire al progetto Adozioni. La visita alle diverse realtà serve a verificarne l'andamento, riscontrare necessità di interventi manutentivi sulle strutture  e raccogliere le istanze dei gestori circa particolari esigenze che dovessero presentarsi. Come per il passato potremo contare sui numerosi amici e collaboratori locali che non ci faranno mancare il loro supporto e la loro vicinanza. Naturalmente daremo conto della Missione con un puntuale resoconto su questo blog.