Secondo appuntamento della Missione 2025 è l’asilo nido della Casa di Catia e Rina la cui storia trovate qui. Il viaggio verso Rwamiko, dove si trova la Casa, comincia con un fuori programma. Infatti, era previsto che la jeep messaci a disposizione da don Paolo fosse guidata da un suo autista. Purtroppo, o forse è meglio dire per fortuna, all’uscita dal garage l’autista compiva una manovra decisamente improvvida tanto da consigliare lo stesso don Paolo a riassumere il ruolo di autista ed accompagnarci in questo nuovo viaggio, disdicendo gli impegni presi. Noi non possiamo che ringraziarlo, soprattutto alla luce della strada dissestata che ci attendeva nel secondo tratto del percorso, dove non immaginiamo come avrebbe saputo districarsi il primo autista.
Comunque tutto è bene ciò che finisce bene; infatti, la visita al nido, dove ci accompagnava il parroco di Rwamiko, don Jean Nepomaceno, vecchia conoscenza dai tempi in cui era vicario a Nyagahanga, ci ha pienamente soddisfatti. Ci ha accolto nella Casa la responsabile, suor Marguerite attorniata dalla trentina di piccoli festanti, assistiti da due insegnanti laiche e da una volontaria canadese, supportate da un'altra suora del Buon Pastore presente nel complesso che comprende oltre alla Casa di Catia e Rina una struttura dove si tengono corsi professionali per le giovani ragazze madri dei bimbi del nido. I locali sono funzionalmente strutturati sul salone, dalle pareti vivacizzate da disegni adatti ai piccoli, ad un paio di camerette dormitorio e da un giardino con alcuni giochi.Il tutto ben tenuto e pulito. Diversi piccoli portano anche una divisa. Diversamente dall’asilo Carlin, che prevede solo l’apertura fino a mezzogiorno, qui i bambini rimangono al nido anche nel pomeriggio, consumando naturalmente il pranzo di mezzogiorno.Per il nido della Casa di Catia e Rina come per l’Asilo Carlin, l’Associazione Kwizera si fa carico di tutte le spese della gestione scolastica e di mantenimento della struttura.
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