"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


domenica 15 dicembre 2024

Le clarisse di Nyinawimana in festa per il giubileo di suor Maria Regina

La piccola comunità delle suore Clarisse di Nyinawimana in festa per il Giubileo di 25 anni di Professione religiosa della responsabile, suor Maria Regina IBYISHAKA.Oltre che la presenza del vescovo di Byumba, mons. Papias Musengamana, che ha presieduto la celebrazione eucaristica, e del vescovo emerito, mons. Servillien Nakazamita, a suo tempo promotore della venuta delle Clarisse a Nyinawimana, la festa di ieri ha visto la presenza di fedeli, religiosi e parenti di suor Maria Regina, alla quale è pervenuta anche la benedizione papale. L'Ass. Kwizera ha voluto ricordare il Giubileo di Suor Maria Regina, facendo dono al monastero di una statua della Madonna ( nella foto), realizzata dal nostro collaboratore Bernard, provetto artista locale, già autore della statua della Vergine della chiesa di Bugarama.  

Estratto dal nostro libro Dentro il Rwanda

"Sorella Marie Regine è la clarissa che fin dall’inizio guida la piccola comunità monastica, in tutto sette sorelle, che dal 20 dicembre 2018 ha preso possesso del nuovo monastero di clausura, edificato sulla sommità della collina di Nyinawimana, anche grazie al sostegno dell’Associazione Kwizera. Il monastero è stato promosso dalla comunità delle clarisse di Kamonyi in adesione all'invito del vescovo di Byumba, mons Servilien Nzakamwuita, desideroso di accogliere una nuova comunità monastica in diocesi. Nella fase di avvio del monastero, con sorella Marie Regine si è instaurato una proficua collaborazione, complice anche il suo ottimo italiano, parlato e scritto, appreso nei due anni trascorsi ad Assisi agli inizi del suo percorso vocazionale. Così è stato abbastanza facile avviare da remoto dall’Italia, con continui scambi via email, l’allevamento di capre nella piccola fattoria del monastero e successivamente curare la realizzazione di una stalla per le stesse capre e per le due mucche, dono del vescovo di Byumba. Mentre la vita della clausura, dopo la frenetica fase inziale, si sta avviando alla normalità, scandita da momenti di preghiera e di lavoro nella piccola fattoria, sorella Marie Regine deve pensare anche al completamento della struttura claustrale; infatti, al monastero manca ancora una cappella, in grado di accogliere anche i visitatori, e un’altra ala del monastero. Conoscendo il suo entusiasmo e la sua forza di volontà, alimentata in un’incondizionata fiducia nella Provvidenza, siamo confidenti che, anche con l’aiuto delle consorelle di Kamonyi, sorella Marie Regine riuscirà anche in questa impresa."

   

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