"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


mercoledì 11 dicembre 2019

L'Onu aprirà in Rwanda il Centro di formazione anticorruzione a livello mondiale

Statua anti-corruzione a Kigali

Il Rwanda  ha firmato un accordo con l'Istituto delle Nazioni Unite per la formazione e la ricerca (UNITAR) e lo stato del Qatar per dar vita a un centro di formazione anticorruzione per le persone provenienti dall'Africa e da altri paesi del mondo.
Il Rwanda  fornirà le struttura in cui saranno ospitati i corsi di formazione, UNITAR fornirà l'esperienza sotto forma di formatori e il governo del Qatar finanzierà l'intero progetto.Secondo Ali Bin Fetais, avvocato speciale delle Nazioni Unite per la prevenzione della corruzione, nell'ambito dell'accordo, Kigali sarà un centro per la formazione di un massimo di 1.000 persone ogni anno.L'inizio dei corsi di formazione non è ancora stato stabilito, ma si spera che i primi possano iniziare entro il 2020.Nel quadro dell'accordo, le aree di collaborazione che dovrebbero essere realizzate, sulla base di  impostazioni tecniche e finanziarie specifiche per ogni settore, includono: rafforzamento delle capacità anticorruzione, formazione dei formatori, trasparenza, istituzioni responsabili e inclusive, diritto internazionale e sviluppo sostenibile nella lotta alla corruzione. Il Rwanda è stato scelto dall’Onu per ospitare il progetto come riconoscimento del ruolo assunto in ambito continentale, anche alla luce del percorso di ripresa all'indomani del 1994.Senza dimenticare del particolare impegno del Rwanda nella lotta alla corruzione che lo classifica, secondo il Transparency Internationa (TI) Corruption Perception Index, un indice globale che misura il livello di corruzione percepita in tutto il mondo, come quarto paese meno corrotto in Africa, alle spalle delle Seychelles, Botswana e Capo Verde, e 48° a livello globale, essendo l'Italia al 53°.

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