Tiziano e il suo coniglio all'esterno della chiesa |
Al quattordicesimo viaggio in Rwanda ci è capitata una cosa sorprendentemente spiazzante.E' quanto abbiamo vissuto alla conclusione della santa Messa con la quale si conclude tradizionalmente la Missione Kwizera alla chiesa di Bugarama. Solitamente, la cerimonia religiosa si conclude con qualche indirizzo di saluto ai numerosi presenti. Anche questa volta il copione si è ripetuto con una piccola variante: qualcuno doveva consegnarci un regalo.Dal fondo della chiesa si è quindi mosso un giovane che portava con sè un sacco, non particolarmente rigonfio. A quel punto, ci siamo trovati ad immaginare che si trattasse di qualche prodotto agricolo, come capita di frequente. Giunto ai piedi dell'altare il giovane si è messo ad armeggiare affondando una mano nel sacco per estrarre un piccolo coniglio, tenendolo per le orecchie come anche noi avevamo imparato a fare da piccoli, e passandocelo accompagnandolo con uno smagliante sorriso, cui ha fatto da colonna sonora l'applauso dei moltissimi fedeli presenti.Non siamo riusciti a mascherare la sorpresa per la particolarità del dono, che immaginavamo fosse frutto di una decisione della comunità. Per questo la nostra sorpresa è ulteriormente aumentata quando ci è stato raccontato che il tutto era frutto dell'iniziativa personale del giovane, il cui nome è Tiziano, che prima dell'inizio della Messa aveva fatto sapere al responsabile della comunità della centrale
periferica della parrocchia di Nyagahanga che avrebbe voluto regalare al muzungu, che sarebbe arrivato di lì a poco, uno dei suoi conigli.Un'iniziativa quindi del tutto personale, che, seppure le sue motivazioni profonde ci sfuggano, vi assicuriamo ci ha colpiti profondamente, come mai prima ci era capitato. Non potendolo portare con noi in Italia, e in attesa di trovargli un nome che ci faremo suggerire dalla nostre nipotine, il coniglietto ha trovato accoglienza tra gli animali della fattoria del Petit Seminaire di Rwesero
periferica della parrocchia di Nyagahanga che avrebbe voluto regalare al muzungu, che sarebbe arrivato di lì a poco, uno dei suoi conigli.Un'iniziativa quindi del tutto personale, che, seppure le sue motivazioni profonde ci sfuggano, vi assicuriamo ci ha colpiti profondamente, come mai prima ci era capitato. Non potendolo portare con noi in Italia, e in attesa di trovargli un nome che ci faremo suggerire dalla nostre nipotine, il coniglietto ha trovato accoglienza tra gli animali della fattoria del Petit Seminaire di Rwesero
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