L'agenzia AciStampa dedica un suo lancio alle clarisse di Kamonyi.Il pezzo, a firma Simone Baroncia, ripercorre la storia della presenza della clarisse in Rwanda così come da noi descritta in un precedente post ed e' arricchito da una interessante intervista alla responsabile della comunita' di Kamonyi che qui di seguito riportiamo.
"Alla madre
superiora, suor Maria Letizia Mukampabuka, abbiamo chiesto di
raccontarci il ruolo delle consacrate nella Chiesa africana: “Le
persone consacrate hanno una forte attività nei Paesi africani, i quali sono ancora
in via di sviluppo. Qui in Rwanda come altrove le persone consacrate si
occupano di una grande parte dell’educazione nelle scuole a tutti i livelli a
anche le Istituzioni di qualche Università Cattolica. Le Consacrate hanno anche
un posto molto importante nei settori dalla salute (sanità): ospedali,
ambulatori, pronto soccorso. Sia fisico, psichico, morale. In questi settori,
le Consacrate trovano modo di Evangelizzare e promuovere azioni di Pace, di
Giustizia e l’armonia tra i popoli”.
Come si vive la fede
cattolica in Rwanda?
“La Vita Contemplativa
è come il motore che attiva dal di dentro tutte queste attività, dandole
un’immagine di vita eterna. Attraverso creature chiamate a una vita di
preghiera, di lode e di adorazione. Così l’opera dell’uomo si trasfigura e va
al di là del visibile e umano per rispondere ai desideri di Dio Creatore e
Padre e soprattutto accogliere i suoi disegni d’Amore per l’Uomo, figlio
prediletto e il creato in genere. Certo, tutto dipende della fede, comunque si
potrebbe dire che il popolo Rwandese risponde abbastanza bene a questi
valori, testimoniando nella vita, momenti di riconciliazione e azioni di unità.
Tutto questo lo si può attingere da una vita di Preghiera, incoraggiata anche
da modelli Evangelici”.