"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


mercoledì 12 ottobre 2016

Opportunità di crescita per le bambine e le ragazze: Rwanda 49° al mondo

In occasione della Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze che si è tenuta ieri, l’Ong Save the Children ha reso noto il  rapporto “Every Last Girl: Freeto live, free to learn, free from harm” e stillato la classifica dei Paesi del mondo dove è più facile essere bambine e  ragazze e dove si hanno maggiori opportunità di crescita e di sviluppo. Il rapporto prende in considerazione 144 Paesi al mondo e ne stila la classifica basata su cinque parametri - matrimoni precoci, numero di bambini per madri adolescenti, mortalità materna, completamento della scuola secondaria di primo grado e numero di donne in Parlamento. Sulla base di questi parametri  il Niger è il posto peggiore al mondo dove essere una bambina o una ragazza; in coda alla classifica, prima del Niger, troviamo altri Paesi africani quali Ciad, Repubblica Centrafricana, Mali e Somalia, che si caratterizzano per numeri molto alti di spose bambine, preceduti da quasi tutti gli altri paesi africani. Si salva il solo Rwanda che secondo il rapporto, “ ha la più alta percentuale di donne parlamentari nel mondo e sta anche facendo relativamente bene nel prevenire i matrimoni precoci e le gravidanze adolescenziali rispetto ad altri paesi a basso reddito. Collocandosi così 49° posto nell'indice, rispetto ai suoi vicini Burundi e Tanzania rispettivamente a 107 e 118”. Il Rapporto ricorda altresì come nella  parità di genere fra i parlamentari, indipendentemente dalle dimensioni della loro economia, il Rwanda è in cima alla tabella con il 64% di parlamentari donne, seguita da Bolivia e Cuba. Al contrario, solo il 19% dei membri del Congresso degli Stati Uniti sono donne, e solo il 29% dei membri del Parlamento del Regno Unito. Ricordiamo che la testa della classifica generale è occupata dalla Svezia, seguita dagli  altri due Paesi scandinavi, Finlandia e Norvegia,  mentre l’Italia si piazza in decima posizione, davanti a Spagna e Germania.

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