La libertà di stampa è regredita in tutte le regioni del
mondo nel 2015, in particolare nelle Americhe che per la prima volta sono state
superate dall'Africa: lo riferisce Reporter senza frontiere nella sua
classifica annuale, pubblicata ieri. Nonostante i progressi africani, il Rwanda risulta relegato al 161° posto, su 180 paesi presi in esame, la stessa posizione dello scorso anno.
Questo il giudizio sul Rwanda espresso nel rapporto: La censura è dilagante in Rwanda e lo spettro del genocidio viene usato per giustificare la politica e i vincoli imposti ai media da parte del governo. Chi si permette di criticare il governo rischia il carcere o l'esilio. Nel 2015, le trasmissioni della BBC in lingua Kyniarwanda sono state sospese dopo che il canale aveva trasmesso un documentario televisivo sulle uccisioni nel 1994 compiute dal Fronte patriottico ruandese, rivolta armata guidata da Paul Kagame, l'attuale presidente ."
L'Italia si trova al 77esimo posto, avendo
perso quattro posizioni rispetto allo scorso anno, davanti al Benin e alla
Guinea Bisseau e dietro la Moldova. Il Paese più virtuoso è la Finlandia,
seguita sul podio da Olanda e Norvegia. La classifica è chiusa da Vietnam (175),
Cina (176), Siria (177), Turkmenistan (178), Corea del Nord (179) ed Eritrea
(180).
Nessun commento:
Posta un commento