"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


sabato 7 febbraio 2015

Da chef dell'Hotel Rwanda a patron del Brachetto Restaurant

La saletta riservata alla degustazione di vini
L’avevamo incontrato l’anno scorso a febbraio quando ancora era lo chef dell’Hotel des milles collines (leggi qui). Nell’occasione Alessandro Merlo ci aveva anticipato la sua intenzione di aprire un proprio locale in Kigali, dove, dopo qualche mese di ambientamento e ottenuto l’ok dalla figlia, aveva deciso che valesse la pena fermarsi. In occasione della Missione Kwizera 2015 abbiamo quindi voluto verificare di persona cosa mai avesse combinato questo piemontese giramondo. Andati in avanscoperta su internet, abbiamo trovato nome e indirizzo del nuovo locale: Brachetto restaurant Ristorante Mediterraneo · Tapas bar e ristorante-Wine bar - Kg 54 Street, 5033 Kigali, una strada laterale che si distacca dal  grande viale dell’Umuganda, all’altezza dell’ambasciata americana.
La sala da pranzo
La location è in una tranquilla palazzina, posta a fianco della residenza privata dell’ambasciatore britannico, con parcheggio interno. Il locale è raccolto e riservato; la sua sala da pranzo, aperta a veranda sulla città, ospita pochi tavoli, per una trentina di posti a sedere, per una clientela che ama la riservatezza e la calma, al di fuori del grande caos del centro cittadino. Non dimenticando di essere anche un grande sommelier, Alessandro ha allestito all’ingresso della sala un locale riservato alla degustazione dei vini, italiani (naturalmente piemontesi) e francesi, memore dei suoi trascorsi parigini. I piatti del menù fanno riferimento alla cucina italiana con qualche tocco d’internazionalità, frutto della storia professionale di Alessandro. Dopo un po’ di tempo trascorso in Rwanda, tra birra e brochettes, patate e fagioli, un ritorno ai cari autentici sapori italiani e a un bicchiere di buon vino è l'ideale anche per il più spartano dei volontari, soprattutto se a fare gli onori di casa ti trovi davanti il volto amico e sorridente di Alessandro.

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