Gli scolari bisognosi di Nyagahanga consumano un pasto grazie al sostegno dell'Associazione Kwizera |
Le autorità rwandesi hanno messo in campo, con l’inizio del
nuovo anno scolastico, un programma di alimentazione scolastica rivolto agli
alunni del ciclo base dei 12 anni (12YBE). Nelle intenzioni del governo il
programma dovrebbe vedere il coinvolgimento anche dei genitori secondo tre
diverse opzioni. La prima prevede che i genitori contribuiscano con un importo
fisso di denaro nell’ordine di 200-300 Frw
al giorno per alunno; la seconda che i bambini si portino da casa il
cibo da consumare a scuola, mentre la terza opzione permette ai genitori che non possono
permettersi le prime due opzioni di lavorare come braccianti occasionali presso la
stessa scuola che si farebbe quindi carico di fornire il cibo ai loro figli. Il
Ministero della Pubblica Istruzione, pur riconoscendo la complessità della
questione, si sta prodigando nel sensibilizzazione i leader locali nel sostegno
dell’iniziativa e per ottenere il coinvolgimento di tutti i genitori
interessati affinchè a nessun scolaro manchi un pasto. Purtroppo il percorso
del nuovo programma è tutt’altro che facile, dovendo scontare un certo
scetticismo dei genitori, molti dei quali dichiarano apertamente di non
disporre dei soldi necessari, soprattutto quando, come capita spesso, i figli
coinvolti siano due o addirittura tre: in
quel caso per pagare le rette se ne va il salario mensile di un
agricoltore. Capita così, come riferisce
The New Times, che i bambini i cui genitori non hanno versato il costo del
pranzo debbano assistere in disparte al
pranzo dei loro compagni. Di fronte alle sollecitazioni che vengono dalle
autorità di governo e dai responsabili locali molti dirigenti scolastici ricorrono all’aiuto delle
numerose ong che operano sul territorio rwandese.Al riguardo merita di essere ricordata l'esperienza dell'Associazione Kwizera che da diversi anni garantisce l'erogazione di una settantina di pasti giornalieri ai bambini bisognosi della scuola primaria di Nyagahanga. Nonostante le buone intenzioni, il programma fatica a decollare e da più parti
si sollecita un intervento diretto del governo per fornire i mezzi necessari a
garantire a tutti l’accesso a un pasto durante l’orario scolastico. Lo stesso Ministro
per la scuola primaria e secondaria,Olivier Rwamukwaya, ha ammesso che
il programma di alimentazione scolastica ha bisogno di essere rivisitato, “almeno
per poter aiutare i bambini provenienti da famiglie povere” che, nelle
campagne, sono piuttosto numerosi. Anche l’opzione che prevede il
coinvolgimento dei genitori in lavori a favore della scuola non sembra incontrare
un particolare successo: gli insegnanti dicono che sia troppo difficile
insistere nel richiamare i genitori al rispetto di questo loro impegno.
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