"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


martedì 27 maggio 2025

Pubblicato l'elenco dei beneficiari del 5x1000 per il 2024

Sono stati pubblicati sul sito dell’Agenzia delle entrate sito dell’Agenzia delle entrate gli importi che gli enti che hanno accesso al 5 per mille riceveranno per l'anno 2024. La parte del leone lo hanno fatto le solite organizzazioni, come evidenziato qui di seguito. 


L'Ass. Kwizera odv è stata scelta da 56 contribuenti ( erano 53 l'anno precedente), ai quali va il nostro ringraziamento, per un ammontare di euro 2477,91 ( contro i 2.658 per il 2023). Ricordiamo che è sempre possibile destinare il proprio 5x1000 relativo al 2025, seguendo le istruzioni consultabili qui




sabato 24 maggio 2025

Addio al grande fotografo Salgado

È morto ieri, all'età di 81 anni, Sebastião Salgado, uno dei più grandi fotografi documentaristi del nostro tempo. Lo ricordiamo con queste foto scattate nei campi profughi di Goma nel 1994. 






venerdì 23 maggio 2025

Per la legge sulla sicurezza delle chiese sospeso il famoso raduno al santuario di Ruhango

La legge sulla sicurezza nelle chiese, di cui abbiamo trattato in nostri precedenti post (leggi qui), ha di recente fatto un'altra vittima illustre; infatti, è di qualche giorno fa la decisione delle competenti autorità di sospendere temporaneamente un popolare raduno religioso presso un santuario noto come Kwa Yezu Nyirimpuhwe, nel distretto di Ruhango, di cui avevamo riferito in occasione di una nostra passata visita (leggi qui)

Pellegrini al santuario di Ruhango
 Anche per la notorietà del sito, la chiusura ha acceso un certo dibattito su cui è intervenuto il quotidiano The New Times in questi termini. 
"Mentre alcuni la considerano una limitazione della libertà religiosa, la realtà è
complessa e profondamente radicata nella responsabilità di proteggere la vita umana.È importante ricordare che fede e sicurezza non si escludono a vicenda. Il culto dovrebbe essere fonte di guarigione, non di danno. Dobbiamo chiederci: a quale prezzo si stanno svolgendo questi raduni di massa? Quando le persone si feriscono o subiscono traumi durante il culto, ciò contraddice l'essenza stessa della comunità spirituale.Invece di reagire con frustrazione, i fedeli dovrebbero incanalare le proprie energie in un dialogo costruttivo. I leader della Chiesa devono essere ritenuti responsabili, non per ostilità, ma per cura. Si tratta di istituzioni che, in molti casi, dispongono dei mezzi finanziari e logistici per garantire un migliore controllo della folla, un adeguato supporto medico e infrastrutture più sicure. Perché, allora, la sicurezza dovrebbe essere compromessa? I credenti dovrebbero incoraggiare i loro leader a considerare questa chiusura temporanea come un'opportunità per migliorare la situazione. Questa non è persecuzione; è una pausa necessaria che potrebbe prevenire future tragedie. Non aspettiamo che si verifichi una catastrofe di proporzioni enormi per apportare cambiamenti che potrebbero salvare vite umane.I ruandesi hanno da tempo dimostrato resilienza e unità nei momenti difficili. Che questo momento non sia diverso. Sosteniamo la sicurezza dei luoghi di culto, perché amare il prossimo significa anche garantire il suo benessere fisico. La fede prospera al meglio dove le vite sono protette. La sicurezza, dopotutto, non è un lusso, è una responsabilità che tutti condividiamo ed è un diritto per cui dobbiamo lottare." 

Le motivazioni addotte, che potrebbero avere un'apparenza di fondatezza per il caso in discussione, non dovrebbero però far dimenticare la situazione complessiva in cui si trovano  migliaia di luoghi di culto ancora chiusi, anche dopo che sono stati apportati gli interventi richiesti dalle autorità. Allora, forse, si tratta di qualcosa d'altro e non solo di motivi di sicurezza ed i richiami de The New Times, a non considerare il tutto "una limitazione della libertà religiosa" piuttosto che "una persecuzione", sembrano quasi suonare come un'exusatio non petita che non dovrebbe lasciar del tutto tranquille le competenti autorità ecclesiastiche.

mercoledì 7 maggio 2025

5x1000, una firma che può fare molto (e costa nulla)

Con l'inizio del periodo di predisposizione delle denunce dei redditi, s'infittiscono sui media gli annunci, promossi dai soggetti più diversi, volti a richiedere al cittadino contribuente la destinazione del “cinque per mille” dell’Irpef versata all’erario a favore di organismi impegnati nei campi più svariati del sociale. Questo meccanismo, che ha visto la luce nella legge finanziaria 2006 per una felice intuizione dell'allora ministro dell'Economia Giulio Tremonti, mira a dare più libertà di scelta ai cittadini: poter destinare direttamente, anche se in piccola percentuale, i propri tributi alle iniziative di volontariato e di ricerca scientifica.Si tratta di un modo concreto di attuare la sussidiarietà, uno dei principi fondamentali della dottrina sociale della Chiesa, consentendo ai diversi corpi sociali intermedi di poter direttamente  ciò che sono in grado di fare autonomamente, spesso meglio del soggetto pubblico, nei diversi campi in cui l’impegno di questi organismi si estrinseca. Il sostegno a questi organismi attraverso donazioni non sempre è facile, soprattutto per chi deve fare i conti con entrate che a mala pena consentono uno stile di vita familiare dignitoso.  Tuttavia,  per non inaridire totalmente la nostra disponibilità e apertura verso gli altri, ci viene in aiuto proprio lo strumento della destinazione del 5 per mille delle imposte versate. Una scelta che ci sentiamo  di sollecitare con serenità, proprio perchè non incide minimamente sulle tasche di chi la compie.Un piccolo gesto che non ci costerà nulla ma che, unito a quello di tanti altri, può aiutare a sostenere l'Associazione Kwizera Odv nei  progetti che sta promuovendo in Rwanda, a partire dal sostegno dell'Asilo Carlin. 

Chi vorrà quindi destinare il proprio cinque per mille dell'IRPEF potrà far conoscere la propria scelta in sede di 730 o di modello Unico. Per coloro che non compilano il 730 o il modello Unico, basterà compilare il modulo ricevuto con il CUD, sottoscrivendolo nell'apposito spazio, dopo aver indicato il Codice Fiscale dell'Associazione Kwizera odv  n. 93031930147 riconsegnandolo al sostituto d’imposta o consegnandolo a un Ufficio Postale che provvederà gratuitamente a trasmetterlo all’Amministrazione finanziaria. Per saperne di più sul sostegno che puoi offrire all'Ass. Kwizeraodv, clicca qui.