"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


venerdì 10 novembre 2023

Il modello Rwanda funziona anche nella gestione dei rifugiati

Nel momento in cui in Italia si dibatte sull'accordo Italia-Albania sulla gestione dei migranti ed alla vigilia, la prossima settimana, della pronuncia della Suprema Corte britannica sull'accordo Gran Bretagna-Rwanda sulla stessa materia, arriva un comunicato  dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) che fa giustizia di tante critiche che tali provvedimenti hanno suscitato, soprattutto con riferimento al ruolo del Rwanda nella gestione dei rifugiati. Infatti, il richiamato comunicato si premura di illustrare quanto fatto in materia dal Rwanda negli ultimi anni, ricordando come con la partenza, l'otto novembre scorso,  di 13 rifugiati su un volo per Toronto, Canada,  ammontano a 30.000 i rifugiati che a partire dal 2010, con l'assistenza dell'OIM, sono stati reinsediati in altri Paesi.  La partenza più recente segna un traguardo fondamentale per l’Organizzazione e riconferma l'impegno della stessa a trovare soluzioni durevoli per i rifugiati e le persone bisognose di protezione internazionale. Durante tutto il programma di reinsediamento, l’Organizzazione facilita i colloqui da parte dei Paesi di reinsediamento, le valutazioni sanitarie, lo screening e il rinvio, nel corso del 2023culturale prima della partenza, nonché il trasporto e l’accoglienza sicuri nel Paese di destinazione finale. Ciò consente all’OIM di prendersi cura dei migranti e dei rifugiati durante tutto il loro viaggio mentre ricominciano la loro vita nella loro nuova casa. Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR),  al 30 settembre 2023 il Rwanda ospita  oltre 135.000 rifugiati e richiedenti asilo . Quando altre soluzioni per i rifugiati sono irraggiungibili, il reinsediamento può essere l’unica opzione fattibile per fornire una protezione efficace e soddisfare le esigenze bisogni dei rifugiati i cui diritti fondamentali sono gravemente a rischio. Per soddisfare questa enorme esigenza, l’OIM continua a crescere in portata e complessità in Rwanda. Finora, nel corso del 2023,  oltre 6.600 persone hanno ricevuto assistenza per il reinsediamento. Tra le persone reinsediate ci sono 1.288 persone che erano state inizialmente evacuate dalla Libia al Rwanda, attraverso il meccanismo di transito di emergenza (ETM).Soluzioni durevoli come il reinsediamento aiutano a facilitare percorsi migratori regolari per migranti e rifugiati in linea con l’obiettivo 10.7 degli Obiettivi di sviluppo sostenibile “facilitare la migrazione e la mobilità ordinata, sicura e responsabile delle persone” e l’obiettivo cinque del Global Compact for Safe , Migrazione ordinata e regolare .

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