"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


martedì 4 settembre 2018

Avviati a Nyinawimana i lavori del nuovo monastero delle clarisse

La prima pietra

A distanza di circa un anno da quando per la prima volta si parlò di realizzare un nuovo monastero delle clarisse di Kamonyi sulla collina di Nyinawimana nelle diocesi di Byumba, il progetto, a suo tempo promosso con il titolo “Non di solo pane vive l’uomo”, sta prendendo corpo (vedi post precedenti cliccando qui). La prima pietra è stata posata e benedetta il 18 marzo scorso dal vescovo di Byumba, mons Servillien Nakazamita;  ora da poche settimane sono iniziati i lavori veri e propri che, come si vede dalla galleria fotografica, procedono speditamente.Il desiderio della comunità delle clarisse di Kamonyi, guidata da Madre M. Letizia Mukampabuka, subentrata dal 2015 alla fondatrice, l'italiana  suor Chiara Giuseppina Garbugli,  di realizzare un nuovo monastero  in aggiunta al vecchio monastero ormai non   più in grado di accogliere le giovani rwandesi che sempre più numerose chiedono di poter abbracciare la vita monastica, comincia così a trovare realizzazione. Sui terreni messi a disposizione dalla diocesi sulla collina di Nyinawimana, dove fino al 1994 era attiva una comunità di frati francescani, sorgerà inizialmente una struttura atta ad accogliere le prime  monache, una decina, che saranno chiamate, nel tempo, a dare vita a una  nuova comunità.Questa prima struttura, il cui costo è stato preventivato attorno ai 150 milioni di Frw, circa 150.000 euro, in futuro potrà diventare una sorta di foresteria per persone desiderose di momenti di raccoglimento e di preghiera.A sostegno dell’iniziativa, l’Ass.  Kwizera si era mossa per promuovere una raccolta fondi, nella convinzione che anche la missione contemplativa e di preghiera delle clarisse meritasse un convinto sostegno, al pari delle tante opere fin qui portate a termine in loco. A tal fine, l'Ass. Kwizera ha destinato al progetto una somma pari al 5% dei fondi destinati al Rwanda, nella  speranza che l’esempio  potesse essere seguito anche dalla tante associazioni italiane e straniere attive nella diocesi, in modo che il piccolo contributo di ognuno potesse consentire  una grande realizzazione. Perchè, come autorevolmente auspicato da un grande figlio dell'Africa, il card. Robert Sarah, "quasi tutte le organizzazioni caritative in Africa sono impegnate unilateralmente ed esclusivamente nella risoluzione delle situazioni di povertà materiale, ma l’uomo non vive di solo pane" bisogna quindi "incoraggiare a continuare a costruire chiese e seminari e a fornire aiuti per la formazione di sacerdoti, religiosi, religiose e  seminaristi”. 
Da allora qualcosa si è mosso, tanto che le suore, confidando nella Provvidenza, sono state in grado di iniziare i lavori, anche se la totalità della somma necessaria non è stata ancora raccolta. Chiunque voglia raccogliere questa sfida potrà segnalare la propria disponibilità prendendo contatto con Madre M. Letizia  all’indirizzo: clarisseskamonyi@yahoo.fr, o versare il proprio contributo sul conto, aperto dalle Clarisse di Kamonyi su una banca del Rwanda, le cui coordinate bancarie sono riportate qui di seguito:
Monastère NYINAWIMANA
B.P 5 BYUMBA- RWANDA
N° de Compte: 00040 06945589 40 EUR
Bank of Kigali (BK) -  BKIGRWRWX
Titulaire du Compte: Ordre de Sainte Claire au Rwanda

Tenuto conto degli oneri bancari di trasferimento fondi a livello internazionale, ci permettiamo di segnalare anche le coordinate bancarie del conto dell’Associazione Kwizera onlus, su cui potranno essere accreditati gli importi meno importanti​​​ che saranno bonificati sul conto del monastero, in ununica e più economica soluzione, dando specifica informativa di ogni singolo versamento al Monastero stesso:
Associazione Kwizera onlus
Istituto bancario Credito Valtellinese
IBAN: IT 17 M0521652160000000092361
Causale: Progetto Non di solo pane vive l’uomo

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