"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


sabato 17 settembre 2016

Il governo si affida alle organizzazioni della società civile per l'assistenza sociale

Il governo rwandese ha deciso di affidare alle organizzazioni non governative (ONG) e alle organizzazioni religiose (RBOS) la gestione del 10 per cento del  finanziamento destinato annualmente ai  servizi di protezione sociale per i poveri.Al fine di massimizzarne l'impatto, per ogni esercizio finanziario, a partire dai prossimi sei mesi del progetto pilota del programma, il governo spenderà Rwfb 7 miliardi, pari a circa 7,8 milioni di euro (il 10 per cento del suo bilancio annuale per i programmi di protezione sociale) per aiutare i rwandesi vulnerabili, indigenti anziani e le persone affette da disabilità, affidandone la gestione operativa alle organizzazioni della società civile (OSC ).Il programma  prevede che le stesse siano coinvolte nel processo di selezione dei beneficiari dei servizi pubblici di protezione sociale, compresi il programma Girinka ( una mucca per famiglia), il programma VUP, attraverso il quale ai poveri vengono assegnati sostegni in denaro o attraverso lavoro retribuito e il programma Ubudehe attraverso il quale vengono sostenuti in particolare le famiglie e bambini bisognosi, i bambini di strada e malnutriti, e viene combattuto il fenomeno dell’abbandono scolastico. Il progetto pilota interesserà sette distretti e i programma Girinka e VUP.
Con questo passo il governo riconosce il ruolo sociale di Ong e organizzazioni religiose, un primo significativo passo verso la crescita di una società civile il cui affermarsi non potrà che favorire l’innesto nella governance del paese di significativi elementi di partecipazione democratica.

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