Con questo tweet, il giornale governativo The New Times ha annunciato poco fa il suicidio del noto cantante ruandese Kizito Mihigo (qui la sua storia). Il fatto è avvenuto all'interno di una stazione di polizia, dove si trovava dopo il recente arresto per un tentativo di espatrio clandestino in Burundi, dopo che nel settembre del 2018 aveva beneficiato, con altri detenuti, della grazia presidenziale per la condanna a dieci anni per cospirazione. Sono in corso le indagini per chiarire la dinamica dei fatti.
"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI
lunedì 17 febbraio 2020
sabato 15 febbraio 2020
Intervista a tutto campo di Kagame al settimanale francese Le Point
Riportiamo qui di seguito l'intervista rilasciata dal presidente Paul KAgame al settimanale francese Le Point, nel testo apparso su The New Times.
Paul Kagame è uno dei leader più difficili da comprendere nel
21 ° secolo. Eppure, l'uomo che ha guidato il RWanda per quasi vent'anni, ha
portato il suo Paese, dopo uno dei peggiori genocidi della storia, allo status
di modello per l'Africa e oltre. Grazie a cosa e a quale costo? Le Point ha
fatto visita a Kigali per avere una visione più ravvicinata dei "miracoli
ruandesi ...".Nel 1994, il Paese è completamente in rovina, le banche sono
vuote, i raccolti marciscono nei campi e i corpi da 800.000 a un milione di
vittime - principalmente Tutsi, la minoranza – disseminati in strade e campi in
tutto il paese. Alcuni hutu che hanno preso parte alle uccisioni, fuggono in
Zaïre (l'attuale Repubblica Democratica del Congo). I sopravvissuti scoprono i
loro parenti massacrati, le loro case saccheggiate e il loro bestiame rubato e
macellato.Venticinque anni dopo, lo scenario è qualcos'altro. Non ci sono più
gruppi etnici, né hutu, né tutsi né twa, ma 12 milioni di ruandesi. I giovani
ora organizzano feste sui tetti delle terrazze di Kigali, mentre altri aprono
incubatrici e start-up nella nuova economia. Le strade della capitale sono
immacolate: un esercito di addetti alle pulizie è costretto a ripulirle.
Barbieri, saloni di taglio di capelli, manicure, pedicure e negozi di
arredamento, i ristoranti sembrano aperti tutto il giorno. È qui che sta il
seme del "nuovo Rwanda" che il Rwanda vuole vedere emergere? Le Point
ha incontrato colui che lo staff è "The Boss", venerdì 31 gennaio,
per un'intervista che è durata oltre due ore nell'ufficio del presidente del
villaggio di Urugwiro, a Kigali.
venerdì 14 febbraio 2020
Piccola rassegna delle prese di posizione della Chiesa africana sulle migrazioni
La nostra piccola rassegna, riportante le prese di posizione in materia di migrazioni di diverse conferenze episcopali e di vescovi africani, è stata rilanciata dal noto sito Stilum Curiae curato dal vaticanista Marco Tosatti, che ringraziamo. Molti dei pronunciamenti riportati sono conosciuti dai nostri quattro lettori, in quanto ripresi da nostri precedenti post; ad essi se ne sono aggiunti degli altri fino ad arrivare quasi a formare un coro. Come scrive Tosatti in sede di presentazione della rassegna "è interessante dare voce ai vescovi africani, che
purtroppo ben poco risalto trovano non solo nella grande stampa,
sostanzialmente schierata con le ONG e gli scafisti, oltre che con i recettori
nostrani di carne umana, ma persino nei media cattolici".Sulla sistematica opera di oscuramento di queste voci scomode da parte di media cattolici, abbiamo già parlato in passato, in occasione di uno dei primi pronunciamenti in materia da parte di un vescovo congolese, mons Djomo (clicca qui). Ancora oggi tale atteggiamento censorio non è cessato. Ne è conferma indiretta la reazione stizzita del noto giornalista di Avvenire, Nello Scavo, che, richiesto di parlare di questo coro di voci provenienti dalla Chiesa africana, ha così risposto su Twitter: "Continui a confondere i soccorsi con l'accoglienza (e
viceversa). O per confermare le tue tesi e quelle dei vescovi antibergoglio
dobbiamo sorvolare sulle torture in Libia? Ma forse a te non interessano gli
africani, ma i Dubia.....
Per leggere l'intera rassegna basta cliccare qui.
venerdì 7 febbraio 2020
Catia è ritornata alla casa del Padre. Anche il Rwanda perde un'amica
Catia con Angelo in Rwanda nel 2002 |
E' morta questa notte, all'età di 58 anni, la carissima Catia, moglie di Angelo Bertolucci fondatore e da anni animatore dell'Ass. Kwizera, di cui lei stessa era stata negli anni una assidua e partecipe sostenitrice.Nel 2002 aveva voluto accompagnare il marito e altri volontari in una delle prime missioni associative in Rwanda. Ne sono testimonianza alcune fotografie che la ritraggono fra bambini gioiosi. Dopo quella prima ed unica missione, Catia ha affiancato e sostenuto Angelo nel suo impegno nel volontariato, spronandolo a dedicarsi ai bisognosi, disponibile a rinunciare generosamente anche a trascorrere insieme parte delle ferie, perchè, come spesso diceva al marito, "laggiù c'è bisogno di te". L'abbiamo incontrata diverse volte impegnata nei momenti associativi e nell'organizzazione delle cene annuali dell'Associazione, apprezzandone l'impegno discreto e il tratto cordiale. Poi, qualche anno fa, improvviso, ecco irrompere nella sua tranquilla quotidianità il primo segno del male che, col trascorrere del tempo, ne avrebbe invaso e squassato il fragile corpo. Un Calvario percorso con grande dignità, sempre sostenuta da Angelo e dalla speranza di poter sconfiggere quell'orrendo male.Quando alla speranza è subentrata la rassegnata attesa di una fine dignitosa, Catia ha trascorso in grande serenità, sorretta da una fede incrollabile, gli ultimi giorni con Angelo al proprio fianco, come sempre.
Nel supremo momento dell'incontro con il Padre, Angelo l'ha voluta salutare con queste parole piene di fede.
Donaci o Padre...La gioia di condividere,
la pazienza per tollerare,
la forza di resistere,
il coraggio per procedere,
la costanza nel perseverare.
Donaci o Signore la tua Potenza,
per sconfiggere la nostra, umana, debolezza.
Il tuo coraggio, per vincere le nostre paure.
Concedici o Signore il tuo perdono,
perché possiamo ritrovare la retta via.
Permettici di diventare autentici costruttori di pace e fa
che sia piena di opere giuste la nostra vita.
Quando il tempo, raggiunta la sua pienezza,
si incontrerà gioiosamente con l'eternità, ammettila
o Dio alla tua presenza,
per condividere l'eterna gioia della Tua vicinanza.
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