"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


lunedì 21 novembre 2022

Lettera aperta al prof. Melazzini neo direttore generale dell'Ospedale E. Morelli sul Progetto Italia-Africa-Italia

Illustre prof. Melazzini, 

anche noi, piccola associazione che opera in Africa, condividiamo l'entusiasmo con cui l'intera comunità locale ha accolto la sua  nomina a futuro direttore generale dell'Ospedale Morelli di Sondalo. Il nostro entusiasmo, che accompagniamo con i più fervidi voti augurali di buon lavoro per il suo impegnativo e sfidante incarico, nasconde un piccolo conflitto d'interessi che veniamo subito a rivelarLe. Dopo che avrà preso pieno possesso dei vari dossiers giacenti sulla sua scrivania e ne avrà individuate e avviate le soluzioni, Le chiediamo di trarre da qualche cassetto, dove giace da qualche anno, il Progetto Italia-Africa-Italia, Stage professionalizzante per giovani medici africani, Progetto pilota per il Rwanda, da noi presentato nel lontano 2017 e aggiornato nel 2021. In estrema sintesi si tratta di un Stage professionalizzante in area medica per un numero massimo di trenta giovani medici africani, provenienti dal Rwanda. Lo stage, della durata di sei mesi presso la struttura ospedaliera E. Morelli di Sondalo, si propone di offrire ai giovani medici neolaureati l’approfondimento a livello pratico, in una struttura ospedaliera di livello, delle nozioni apprese nel corso degli studi in medicina, oltre che l'opportunità di acquisire competenze formative da utilizzare al rientro per la preparazione di personale infermieristico. Lo stage potrà altresì prevedere momenti di approfondimento su specifiche specializzazioni, con particolare riferimento al trattamento della tubercolosi, specializzazione storica del Morelli, di cui si avverte la recrudescenza nei paesi africani, Rwanda compreso.

I giovani medici ruandesi verrebbero selezionati nel paese di origine da una struttura universitaria locale che sarebbe altresì chiamata a somministrare, prima della partenza per l’Italia, un corso di lingua italiana della durata di due mesi oltre che curare tutti gli aspetti burocratico-amministrativi per l’espatrio.Gli stagisti selezionati si dovranno impegnare a rendere disponibile, al rientro in Rwanda, un o più mesi di lavoro gratuito da utilizzarsi nelle strutture sanitarie locali a livello di assistenza medica o di formazione infermieristica. Il costo del progetto, per un massimo di 30 stagisti, dovrebbe potersi contenere, ai prezzi attuali, nell'ordine di 300.000 euro, pari a un costo di 10.000 euro per ogni stagista. Al netto dei costi di pernottamento reso disponibile dall’ospedale E. Morelli, tale cifra consente di coprire le spese di vitto, trasferimento, abbigliamento medicale, la concessione di una diaria di un massimo di 10 euro giornalieri, oltre che le spese organizzative. I relativi costi potranno essere sostenuti dalla Cooperazione italiana allo sviluppo o dagli enti pubblici, a partire dalla Regione Lombardia e dal BIM, e sponsor privati locali, come le industrie del distretto farmaceutico valtellinese piuttosto che l'A2A.L’Ospedale Morelli di Sondalo garantirà l’effettuazione dello stage ospedaliero all’interno delle strutture specialistiche attive, attraverso il personale medico, infermieristico e di laboratorio, la messa a disposizione di una figura professionale medica quale coordinatore/responsabile del progetto, nonché di tutti i supporti burocratico-amministrativi necessari. L’Ass. Kwizera odv, proponente del progetto, curerà, d’intesa con un referente locale gli adempimenti in Rwanda e le attività formative per il personale ospedaliero del Morelli, circa il contesto culturale e storico del Paese d’origine degli stagisti, oltre che momenti comunicazionali sull’esterno per favorire un corretto coinvolgimento della comunità locale e la prosecuzione di lezioni di lingua italiana agli stagisti. Il Progetto si configura anche come progetto pilota per la realtà africana, con la reale possibilità che il buon esito dello stesso possa favorire la sua riproposizione in altri Paesi del continente. In tal senso, potrebbero rivelarsi decisivi la storia di successo del Rwanda post genocidio unitamente alla riconosciuta leadership della presidenza ruandese in sede di Unione Africana. L'attuazione del Progetto potrà avere queste ricadute sul Paese d’origine:

- Creazione di un gemellaggio dell’Ospedale Morelli con un ospedale ruandese: con scambio di esperienze e rilascio di supporti consulenziali;

- Promozione di missioni di volontariato da parte di personale medico e paramedico del Morelli in Rwanda;

- Istituzione di una cattedra/corso di lingua italiana nella capitale ruandese sulla base della metodologia acquisita in sede di rilascio del programma di formazione linguistica attuato per gli stagisti;

- Creazione di un corso per la formazione di personale infermieristico.

Qualora il progetto pilota avesse successo potrebbe essere riproposto per altri Paesi africani, valorizzando in tal modo la mission dell’Ospedale di Sondalo, dandogli una connotazione internazionale, ed esaltando l’impegno della Regione Lombardia a favore dei paesi in via di sviluppo, attraverso una politica mirata a favorire le condizioni perché le popolazioni coinvolte possano esercitare il loro diritto a non emigrare, rispondendo così alla domanda di solidarietà da più parti sollecitata nella nostra società. Come ricordato l'altro ieri dallo stesso papa Francesco, quando ricevendo in udienza i Medici con l'Africa (CUAMM), li ha sollecitati a "coinvolgere le università, in modo tale che i percorsi di formazione, ricerca e innovazione, previsti per i giovani italiani, siano rivolti anche alla gioventù africana. È in questo scambio che si costruiscono dirigenti capaci di guidare processi di sviluppo umano integrale”.

Confidando che questa nostra proposta possa incontrare il Suo interesse, Le rinnoviamo i migliori auguri di buon lavoro e La salutiamo con viva cordialità.

Grosio, 20 novembre 2022, giorno della beatificazione del medico missionario p. Giuseppe Ambrosoli

Associazione Kwizera odv

kwizeraodv@gmail.com







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