I recenti avvenimenti che hanno interessato il Burkina Faso, di cui ha ripercorso le dinamiche l'africanista Anna Bono in un artitolo apparso su La Bussola quotidiana che proponiamo ai nostri lettori ( clicca qui), all'apparenza non sembrano aver prodotto echi particolari in Rwanda.Probabilmente la ragione di un atteggiamento così distaccato
da quanto sta succedendo in Burkina Faso è riassunto nell’intervento odierno
dell’editorialista de The New Times, Ken Agutamba, che a conclusione di una sua analisi sulla parabola che ha interessato il
presidente dimissionario Blaise Compaore, vittima dei suoi errori e forse dell'abbandono delle potenze occidentali che lo avevano sostenuto in passato ora pronti a promuovere una nuova stagione politica, così conclude." Credo che il problema
dell'Africa non sia il numero dei mandati di un leader; il problema è ciò che i leader fanno mentre sono al potere. Guardiamo
ll voto dei cittadini come se avessimo a che fare con gli azionisti di una società quotata in borsa e
il leader come il CEO dell'azienda. Gli
azionisti non lascerebbero mai andare in pensione un eccellente amministratore
delegato la cui leadership ha fatto loro guadagnare enormi dividendi; farebbero di tutto per farlo rimanere
in modo da continuare a incassare i benefici. In realtà, se le persone
sono felici, economicamente progredite, sane e sicure e con cibo a sufficienza
sulle loro tavole, la politica è sempre l'ultima delle loro preoccupazioni. La
buona politica che si caratterizza per il buon governo è molto rara e nei paesi
in cui le persone godono di buon capi supremi se li tengono stretti, anche se i
dirigenti vorrebbero lasciare il potere. Naturalmente è vero anche il contrario”.L'ostentato distacco con cui l'establishment rwandese vive la "primavera nera" del Burkina Faso sta tutto, quindi, nella convinzione che il Rwanda Inc. e il suo Ceo, Paul Kagame, abbiano finora presentato bilanci in utile con il conseguente riconoscimento a tutti i propri "azionisti" dei relativi dividendi.Naturalmente il ragionamento regge fino a quando sarà accettata l'equiparazione di una realtà statuale a un'azienda, fino a quando cioè lo status di azionista con il relativo dividendo sarà preferito a quello di cittadino con i relativi diritti.
Nessun commento:
Posta un commento