"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


martedì 14 maggio 2024

Progetto Adozioni: in fase di erogazione la seconda rata

Alcuni dei bambini del Progetto Adozioni

E' in fase di erogazione la seconda tranche del sostegno che l'Associazione garantisce alla trentina di bambini e ragazzi inseriti nel Progetto Adozioni. La nostra preziosa collaboratrice locale, madame Pascasie, sta appunto accreditando i libretti bancari di ogni beneficiario al qual poi attingeranno per le necessità delle rispettive famiglie. Ricordiamo che la quota di partecipazione al Progetto per i benefattori che volessero aderirvi è di 120 euro annui.

sabato 27 aprile 2024

Dal turismo e dagli investimenti esteri buone notizie per l'economia ruandese

 Aumento delle entrate dal turismo ed aumento degli investimenti dall'estero sono due notizie che denotano il buono stato dell'economia ruandese. Nel 2023, le entrate del turismo del Rwanda sono aumentate del 36% da 445 milioni di dollari nel 2022 per raggiungere 620 milioni di dollari, concorrendo per il 10% al PIL nazionale. La crescita generata da 1,4 milioni di visitatori indica che il settore ha superato i ricavi del 2019, con un tasso di recupero del 124%, archiviando il periodo negativo della pandemia di Covid-19. Oltre al turismo classico attirato dai Parchi dell'Akagera, dei Virunga e del Parco Nazionale Nyungwe, dichiarato Patrimonio dell'Umanità nel 2023, particolare importanza riveste il turismo congressuale del settore MICE (Meetings, Incentives, Conferences and Events) che ha registrato entrate per 95 milioni di dollari nel 2023, da 160 eventi che hanno attirato 65.000 delegati.L'altra notizia positiva per l'economia è che nel 2023 sono arrivati in Rwanda 2,47 miliardi di dollari di investimenti relativi a 513 progetti, in aumento del 50% rispetto a 1,6 miliardi di dollari registrati nel 2022 .Secondo l'ultimo rapporto annuale della RDB, la maggior parte degli investimenti registrati proveniva dall'India e dagli Emirati Arabi Uniti (EAU).Si prevede che gli investimenti registrati genereranno più 40.198 posti di lavoro, la maggior parte dei quali sarà creata nelle attività manifatturiere, agricole, forestali, ittiche e immobiliari.Il rapporto indicava che l'83,4% di tutti gli investimenti, ovvero 2,1 miliardi di dollari, erano diretti alla città di Kigali, seguita dalla provincia orientale, che attirava il 10,6% (262,9 milioni di dollari). L’aumento degli impegni di investimento è attribuito in gran parte al programma Manufacture and Build to Recover (MBRP), un’iniziativa governativa lanciata nel 2022 per incentivare gli investitori nei settori manifatturiero, di trasformazione agricola e dell’edilizia.Il programma mirava a ridurre i costi di creazione delle industrie; sostenere le aziende esistenti che desiderano espandersi e incoraggiare gli investimenti nelle fasi di pianificazione e di implementazione iniziale, per contribuire allo sforzo del Paese di riprendersi dall’impatto del Covid. Per quanto attiene la provenienza degli investitori, quelli provenienti dall'India, la principale fonte di investimenti esteri del Rwanda, hanno investito 175,2 milioni di dollari, pari al 7,1% del totale, mentre quelli degli Emirati Arabi Uniti hanno investito circa 138,2 milioni di dollari, che rappresentano il 5,6%.Gli investimenti provenienti da Germania, Mozambico e Nigeria sono stati rispettivamente di 131,5 milioni di dollari, 117,9 milioni di dollari e 115,2 milioni di dollari, quelli cinesi hanno impegnato 79,1 milioni di dollari, mentre quelli dell’Eritrea e delle Mauritius hanno impegnato rispettivamente 68,7 milioni e 65,3 milioni di dollari.dollari.Gli investitori nazionali hanno assunto impegni di investimento per un valore di 959,5 milioni di dollari, che rappresentano il 38,8% degli investimenti totali registrati nel 2023.


domenica 21 aprile 2024

Nuove regole in arrivo per le ONG operanti in Rwanda

Giovedì scorso l'Assemblea parlamentare ruandese ha adottato all'unanimità in prima lettura un disegno di legge che regolamenta l'operatività delle ONG che intendono operare in Rwanda prevedendo regole stringenti sull'operatività di queste organizzazioni. Il testo, che ha suscitato alcune perplessità tra gli addetti ai lavori,  prevede che le organizzazioni abbiano l'obbligo di presentare alle autorità i rapporti di attività e finanziari dell'anno precedente nonché il piano d'azione per l'anno successivo. Si prevede in particolare che i costi operativi non superino il  20% del budget. Misure destinate, secondo il ministro promotore, a contrastare le ONG descritte come “  poco serie  ” e “  fuorvianti  ” che non adempiono al loro mandato. Il testo dovrà presto tornare in Parlamento per il voto finale.