"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


giovedì 30 maggio 2013

La Casa di Kigali dei Padri Rogazionisti per ragazzi di strada e ragazze madri

Una ragazza madre avanza una richiesta d'aiuto
Anche se negli ultimi anni il numero dei ragazzi di strada che si possono incontrare per le vie della capitale rwandese si è di molto attenuato, a seguito di successivi interventi delle autorità che hanno cercato di porre freno al fenomeno attraverso diverse misure restrittive, il problema ancora sussiste. Semmai, a fianco di questi ragazzi, spesso bambini, che a gruppetti si muovono in città alla perenne ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti e al calar della sera di un rifugio dove trascorrere la notte, sempre più numerose sono le giovanni donne, molte ragazze madri provenienti dalle campagne,  che con l'immancabile figlioletto portato sulle spalle cercano aiuto dai passanti, facendo attenzione che non ci sia qualche solerte tutore dell'ordine pronto a intervenire per stroncare un simile rituale non confacente all'immagine che le autorità vogliono dare di Kigali. A questa umanità particolarmente vulnerabile, ragazzi di strada e ragazze madri, è rivolta una bella iniziativa dei Missionari Rogazionisti: la Casa di Kigali.  Si tratta di una struttura, in grado di accogliere almeno 70 bambini e donne, che sorgerà su un  terreno messo a disposizione, fin dal lontano 1989, della Congregazione dei Rogazionisti da parte del governo rwandese per la realizzazione di un’opera sociale, inizialmente individuata in un  centro di formazione professionale. In questa prospettiva nel 2009 sono state realizzate le fondazioni  per la realizzazione di otto classi per una scuola, successivamente  si  è però optato per  l’idea di un’opera dedicata all'accoglienza dei bambini di strada e delle ragazze madri.  senza punti di riferimento familiari nella città di Kigali. Nella Casa troveranno accoglienza e protezione, nonchè un percorso di recupero scolastico e un aiuto per trovare poi un lavoro. Il progetto prevede una spesa, per struttura, arredi e personale, che si aggira attorno a 70mila euro. Chi volesse contribuire a questa iniziativa particolarmente meritevole può far pervenire il proprio aiuto sul c/c postale n. 6361 intestato Istituto Antoniano dei Rogazionisti-Padova. 

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