All'esito delle elezioni italiane riproponiamo, per chi l'avesse perso, il post pubblicato il 20 agosto scorso, tanto per dare un'idea del personaggio.
Il comico Beppe Grillo fondatore del movimento politico M5S, lamentandosi del trattamento che la stampa italiana riserverebbe al movimento da lui promosso, si è imbarcato in un paragone che sfiora la categoria dell'osceno. Così scrive, fra l'altro, sul suo blog: "Il segnale dell'inizio delle ostilità è stata la vittoria di Parma. Da allora, l'informazione italiana ha un solo bersaglio, il M5S. Chi ne fa parte è diventato un illuso o uno scarafaggio, un "cafard" da denigrare, da eliminare dalla vista degli italiani. La Radio Televisione Libera delle Mille Colline Italiana sta facendo a tempo pieno il suo sporco lavoro per garantire la continuità del Sistema alle prossime elezioni politiche. E' necessario "tagliare la cima degli alberi alti" per mantenere l'attuale classe politica al potere. Un'informazione simile a quella del Rwanda nel 1994. Qui siamo più civili. Non usiamo il machete….. La Radio delle Mille Colline rwandese (RTLM) aveva un solo speaker, quella italiana ne ha un numero quasi infinito, non sono di destra o di sinistra, sono servi ed eseguono gli ordini".
Chissà quanto i superstiti della tragedia rwandese, che è costata centinaia di migliaia di vittime, apprezzeranno veder paragonati i loro morti ai grillini alle prese con la banale quotidianità della disputa politica italiana, scomodare le componenti di una tragedia epocale per spiegare una commedia all'italiana.