"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


sabato 16 marzo 2019

Il PIL 2018 del Rwanda cresce dell'8,6%

Centrale di estrazione del gas sul lago Kivu

Ieri le autorità ruandese hanno comunicato che nel corso del 2018  l'economia del Rwanda è cresciuta dell'8,6%, superando l'obiettivo precedentemente previsto del 7,2%, mentre il PIL- prodotto interno lordo ai prezzi correnti di mercato è stato stimato a 6,824 miliardi di euro a fronte dei 6.333 del 2017. La crescita annuale ha visto una dinamica differenziata nel corso dei trimestri, passando dal 10,4% registrato nel primo trimestre, al 6,8% nel secondo trimestre e al 7,7% nel terzo trimestre, per tornare al 9,6%  nel quarto trimestre. Secondo il direttore generale dell’Istituto Nazionale di statistica-NISR, Yusuf Murangwa, l'accresciuta crescita economica è in gran parte dovuta al buon andamento del settore chiave dell'agricoltura, che ha registrato una crescita del 6%,  e degli incrementi dell'industria del 10% e dei servizi del 9%. L’ultima parte dell’anno ha visto in particolare una crescita del 12% del settore industriale, sostenuta principalmente dalle attività di costruzione che sono aumentate del 20%  mentre, all'interno del settore manifatturiero, la trasformazione alimentare è aumentata del 10%, i prodotti locali come tessuti, vestiti e prodotti in pelle sono aumentati del 26%, sostenuti dalla strategia Made in Rwanda.D'altro canto, nel settore dei servizi, i trasporti sono cresciuti del 16% grazie al trasporto aereo, che è aumentato del 36%.Il commercio all'ingrosso e al dettaglio è aumentato del 14%, mentre il turismo è cresciuto dell'11%, grazie all’apporto del turismo congressuale,  i servizi finanziari del 12% e le ICT del 14%.
Sempre ieri, abbiamo assistito a livello mondiale alla giornata di sciopero contro i cambiamenti climatici, nella cui agenda è previsto l’abbandono dello sfruttamento di fonti fossili di energia, carbone, petrolio e gas. Al riguardo, sorge spontanea la domanda: il Rwanda, paese peraltro particolarmente sensibile all'agenda ambientalista, potrà continuare negli attuali trend di sviluppo se dovrà rinunciare all'estrazionedel gas dal lago Kivu, quale volano per lo sviluppo della società rwandese, per aderire agli appelli dell’ineffabile Greta?

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