"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


martedì 25 aprile 2017

Kagame sulla riforma dell'Unione Africana

In un incontro tenutosi ieri a Conakry in Guinea, tra il presidente del Rwanda, Paul Kagame, il presidente della Guinea  e dell'Unione Africana, Alpha Conde, del presidente del Ciad, Idriss Deby, e del presidente  della Commissione dell'Unione africana, Moussa Faki Mahamat, hanno cominciato a prendere corpo quelle che potrebbero essere le linee ispiratrici del disegno di  riforma istituzionale dell'Unione africana, secondo  quanto deciso dai responsabili africani all’inizio del 2017.Il presidente Kagame, incaricato, nel corso del vertice dell'Unione africana tenutosi a Kigali lo scorso luglio, di  guidare il processo di riforma, ha sottolineato la necessità di accellerarne  i tempi di attuazione, così come imposto dal contesto dei cambiamenti in corso a livello globale.In particolare, ha evidenziato quale priorità quella di dare attuazione a quanto già deciso in termini di reperimento delle risorse necessarie a finanziare l'Unione Africana: operare un prelievo dello  0,2 per cento sulle importazioni così da raccogliere circa 1,2 miliardi di $ all'anno. Il prelievo dovrà essere curato  dalle autorità di riscossione dei tributi degli Stati membri e conseguentemente conferito all’UA attraverso le rispettive banche centrali. La seconda priorità, secondo Kagame, è quella di muoversi rapidamente con quelle riforme che possono essere attuate subito, a partire dalla necessità che l’Africa si presenti con un punto di vista comune, quando si affaccia sul contesto internazionale, evitando l’attuale confusione. Il presidente rwandese  ha anche sottolineato la necessità di prevedere un meccanismo che responsabilizzi i paesi partecipanti nel dare piena attuazione alle decisioni adottate dall’Unione Africana, particolarmente in materia di finanziamento e di riforme istituzionali. Il clima favorevole al cambiamento, percepibile nel contesto africano, dovrebbe favorire un proseguimento spedito sulla strada delle riforme, quali  potrebbero essere la valorizzazione del ruolo delle   le comunità economiche regionali a prendere l'iniziativa sulle questioni regionali, lasciando che l'Unione Africana si  concentri sulle priorità continentali. Dopo aver auspicato un maggior apertura delle istituzione dell’U.A. ai cittadini con il loro coinvolgimento nell’attività svolta, Kagame ha raccomandato maggiore afficienza nella  gestione degli affari e dei lavori comunitari  nonché nella selezione del personale preposto. Il prossimo appuntamento di lavoro sarà a maggio a Kigali,  quando  funzionari della Commissione dell'Unione africana, i ministri degli Affari esteri e i rappresentanti permanenti degli Stati membri si incontreranno per fare il punto sulla realizzazione delle riforme.

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