In un incontro
tenutosi ieri a Conakry in Guinea, tra il presidente del Rwanda, Paul Kagame, il presidente della Guinea e dell'Unione Africana, Alpha Conde, del presidente del Ciad, Idriss Deby, e del presidente della Commissione dell'Unione africana, Moussa
Faki Mahamat, hanno cominciato a prendere corpo quelle che potrebbero essere le
linee ispiratrici del disegno di riforma
istituzionale dell'Unione africana, secondo quanto deciso dai responsabili africani all’inizio
del 2017.Il presidente
Kagame, incaricato, nel corso del vertice dell'Unione africana tenutosi a
Kigali lo scorso luglio, di guidare il
processo di riforma, ha sottolineato la necessità di accellerarne i tempi di attuazione, così come imposto dal
contesto dei cambiamenti in corso a livello globale.In particolare, ha
evidenziato quale priorità quella di dare attuazione a quanto già deciso in termini di reperimento delle risorse necessarie a finanziare l'Unione Africana: operare un
prelievo dello 0,2 per cento sulle
importazioni così da raccogliere circa 1,2 miliardi di $ all'anno. Il
prelievo dovrà essere curato dalle
autorità di riscossione dei tributi degli Stati membri e conseguentemente
conferito all’UA attraverso le rispettive banche centrali. La seconda
priorità, secondo Kagame, è quella di muoversi rapidamente con quelle riforme che
possono essere attuate subito, a partire dalla necessità che l’Africa si
presenti con un punto di vista comune, quando si affaccia sul contesto
internazionale, evitando l’attuale confusione. Il presidente rwandese ha anche
sottolineato la necessità di prevedere un meccanismo che responsabilizzi i
paesi partecipanti nel dare piena attuazione alle decisioni adottate dall’Unione
Africana, particolarmente in materia di finanziamento e di riforme
istituzionali. Il clima favorevole al cambiamento, percepibile nel contesto africano, dovrebbe favorire un proseguimento spedito sulla strada delle
riforme, quali potrebbero essere la
valorizzazione del ruolo delle le comunità economiche regionali a prendere
l'iniziativa sulle questioni regionali, lasciando che l'Unione Africana si concentri sulle priorità continentali. Dopo
aver auspicato un maggior apertura delle istituzione dell’U.A. ai cittadini con il loro coinvolgimento nell’attività svolta, Kagame ha raccomandato maggiore afficienza
nella gestione degli affari e dei lavori
comunitari nonché nella selezione del
personale preposto. Il prossimo
appuntamento di lavoro sarà a maggio a Kigali, quando funzionari della Commissione dell'Unione
africana, i ministri degli Affari esteri e i rappresentanti permanenti degli
Stati membri si incontreranno per fare il punto sulla realizzazione delle
riforme.
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