I
rapporti franco–rwandesi stanno rivivendo un momento particolarmente
delicato, dopo che già in passato si era arrivati a una rottura diplomatica tra
il 2006 3 il 2009. La materia del contendere, come nel passato, è
l’azione della magistratura francese che all'inizio di ottobre ha
imprevedibilmente riaperto il dossier sull’abbattimento, il 6 aprile
1994, dell’aereo presidenziale, che aveva portato alla morte dell'ex
presidente Juvenal Habyarimana e del suo omologo burundese, oltre
naturalmente all’equipaggio francese. Alla mossa francese ha risposto la
giustizia rwandese con l’esplicita minaccia di incriminazione di esponenti
francesi con l’accusa di aver '' deliberatamente assistito nella progettazione
ed esecuzione di genocidio ruandese che ha ucciso più di un milione di persone.
'' La reazione rwandese fa seguita all’intenzione dei giudici francesi
che hanno deciso di rilanciare la loro indagine per sentire l'ex capo di
stato maggiore rwandese e da ultimo ambasciatore in India, gen. Faustin Kayumba
Nyamwasa, attualmente in esilio in Sud Africa, dove è stato oggetto di un attentato. Dopo che la Commissione nazionale contro il Genocidio (CNLG)
aveva pubblicato nei giorni scorsi un rapporto “La
manipolazione del dossier dell’aereo di Habyarimana, un occultamento di
responsabilità francesi nel genocidio ", in cui comparivano i
nomi di 22 alti ufficiali francesi accusati di essere coinvolti nel genocidio del
1994, ieri il ministro degli Esteri rwandese, signora Louise Mushikiwabo,
reagendo a quella che ha definito “l'intimidazione giudiziaria
francese", ha preannunciato una nuova lista contenente i nomi di alti
funzionari francesi accusati di complicità nel genocidio, aggiungendo che
"come paese, siamo arrivati a
un punto in cui dobbiamo dire che l'attività, l'impunità, l'atteggiamento e le
azioni della Francia belligerante non sono più accettabili” arrivando a
minacciare di rendere pubbliche tutte le informazioni che indicano chiaramente
il coinvolgimento di vari funzionari francesi, militari, politici e dei servizi
segreti e tutte le persone che hanno giocato un ruolo nel genocidio.
Alla
luce degli ultimi avvenimenti è probabile che l'ambasciata francese a Kigali rimarrà ancora per qualche tempo senza ambasciatore; lo è da oltre un anno, dopo che l'ambasciatore inizialmente designato dalla Francia non ha raccolto il gradimento delle autorità rwandesi e, nel frattempo, è già stato inviato nella Guinea equatoriale.
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