Al termine del suo mandato pastorale a Matimba, il parroco abbé Emmanuel Ntadimana, ora trasferito presso la parrocchia di Nyagatare, ha voluto fare il punto di come il Progetto Mikan si è sviluppato nella parrocchia, evidenziandone tutte le potenzialità che lo stesso Progetto può assumere nell'ambito della pastorale familiare parrocchiale. A fine estate ha avuto luogo la cerimonia di consegna delle capre (kuzitura in Kinyarwanda) da parte delle vecchie famiglie, che le avevano ricevute dall'Ass. Kwizera e si erano impegnate a consegnare il primo capretto, a 6 nuovi gruppi, per un totale di 150 nuove famiglie. Tutte le famiglie coinvolte fanno parte del Forum delle coppie, IHURIRO RY’INGO, e sono state adeguatamente preparate in momenti formativi curati da don Deogratias Nshimiyimana, parroco di Nyagahanga e cappellano diocesano per la pastorale familiare, affiancato da una coppia della propria parrocchia, Emile Gisagara e Florence Nyiramucyo. Oltre le informazioni specifiche sulla
conduzione del progetto, regole e nozioni circa l'allevamento delle capre, una addetta del locale Centro di sanità ha altresì fornito a tutte queste famiglie anche nozioni di salute riproduttiva e regolazione delle nascite.Le vere specificità dell'esperienza delle coppie di Matimba è però quella di aver sfruttato lo stare insieme, il fare gruppo, come momento per una ulteriore collaborazione: si è proceduto alla costituzione di una cassa comune in cui mensilmente ogni coppia, secondo le proprie capacità, versava una somma da destinare alla realizzazione di un progetto comune.
conduzione del progetto, regole e nozioni circa l'allevamento delle capre, una addetta del locale Centro di sanità ha altresì fornito a tutte queste famiglie anche nozioni di salute riproduttiva e regolazione delle nascite.Le vere specificità dell'esperienza delle coppie di Matimba è però quella di aver sfruttato lo stare insieme, il fare gruppo, come momento per una ulteriore collaborazione: si è proceduto alla costituzione di una cassa comune in cui mensilmente ogni coppia, secondo le proprie capacità, versava una somma da destinare alla realizzazione di un progetto comune.
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