Al Centro di sanità di Bungwe |
Riferendo al Senato questi dati, il Ministro della Sanità ha sottolineato come ci sia ancora molto lavoro da fare per migliorare la situazione; in particolare, ha auspicato che vengano puniti i colpevoli di certi rituali, causa non infrequente di morti infantili, che vengono ancora praticati sui neonati in certe comunità.
Il Ministro della sanità, nella stessa audizione al senato, ha intrattenuto i senatori anche sulle iniziative che il governo intende perseguire per controllare la crescita della popolazione.Oltre alla diffusione dei consueti metodi contracceti, in primis i preservativi, il responasabile della sanità ha prospettato l'adozione della vasectomia maschile come uno dei metodi di pianificazione familiare, tanto da prevedere che circa 700.000 rwandesi faranno ricorso volontariamente a questa pratica nei prossimi tre anni. Contestualmente alla vasectomia sarebbe praticata anche la circoncisione. La politica rwandese segue le raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo la quale la vasectomia è uno dei metodi più sicuri ed efficaci di contraccezione, con significativi vantaggi rispetto alla sterilizzazione femminile quali: più bassi tassi di complicanze post-operatorie, il tempo di recupero più brevi, costi ridotti e maggiore coinvolgimento degli uomini nel processo decisionale riproduttivo. Secondo quanto sostenuto da rapporti sulla materia, il Rwanda sarebbe l'unico paese africano ad utilizzare la vasectomia senza bisturi. Secondo il ministro, il 53 per cento delle famiglie rwandesi farebbe uso di metodi di pianificazione demografica, mentre l'obiettivo del governo sarebbe quello di raggiungere il 70 per cento entro il 2012.
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