"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


giovedì 3 febbraio 2011

Mortalità infantile e controllo delle nascite nella realtà rwandese

Al Centro di sanità di Bungwe
Il ministro rwandese della Salute, Dr. Richard Sezibera, ha reso noti alcuni dati circa i tassi di mortalità infantile esistenti nel paese. Secondo i dati ufficiali, dal 2000 al 2010 la situazione sarebbe decisamente migliorata.  Il tasso di mortalità dei bambini sotto i 5 anni è sceso da 152 morti ogni 1.000 nati nel 2005 a 103 nel 2008, mentre il tasso di mortalità per i bambini sotto 1 anno è sceso da 86 morti ogni 1.000 nati nel 2005 a 62 nel 2008.Si è nel frattempo dimezzato  il tasso di mortalità materna, passando da  750 puerpere morte su 100.000 nascite  nel 2005 a 383 nel 2009.Ricordiamo che l'obiettivo posto dal Millennium Development Goal (MDG) 4  stabilisce l'obiettivo di ridurre entro il 2015  la mortalità infantile a 31 morti  per ogni 1.000 nati.
 Riferendo al Senato questi dati, il Ministro della Sanità ha sottolineato come ci sia ancora molto lavoro da fare  per migliorare la situazione; in particolare, ha auspicato che vengano puniti  i colpevoli  di  certi rituali, causa non infrequente di morti infantili, che vengono ancora praticati sui neonati in certe comunità.
Il Ministro della sanità, nella stessa audizione al senato,  ha intrattenuto i senatori anche sulle iniziative che il governo intende perseguire per controllare la crescita della popolazione.Oltre alla diffusione dei consueti metodi contracceti, in primis i preservativi, il responasabile della sanità ha prospettato l'adozione della vasectomia maschile come uno dei metodi di pianificazione familiare, tanto da prevedere che circa 700.000 rwandesi faranno ricorso volontariamente a questa pratica nei prossimi tre anni. Contestualmente alla vasectomia sarebbe praticata anche la circoncisione. La politica rwandese segue le raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo la quale la vasectomia è uno dei metodi più sicuri ed efficaci di contraccezione, con significativi vantaggi rispetto alla sterilizzazione femminile quali: più bassi tassi di complicanze post-operatorie, il tempo di recupero più brevi, costi ridotti e maggiore coinvolgimento degli uomini nel processo decisionale riproduttivo. Secondo quanto sostenuto da rapporti sulla materia,  il Rwanda sarebbe l'unico paese africano ad utilizzare la vasectomia senza bisturi. Secondo il ministro, il 53 per cento delle famiglie rwandesi farebbe uso di metodi di pianificazione demografica, mentre l'obiettivo del governo sarebbe quello di raggiungere il 70 per cento entro il 2012.

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