| Chef Matteo |
La cucina italiana in Rwanda si arricchisce di un nuovo
protagonista.Dopo Dionigi, patron del ristorante Sole e Luna, e Alessandro Merlo, patron del
Brachetto, l’edizione odierna de The New Times ci presenta lo chef italiano
Matteo Bissanti. Arrivato in Rwanda, all’età di 65 anni, dopo aver lavorato in
Europa e Medio Oriente, dalla Sicilia a Strasburgo, in Germania e a Dubai, è
ora lo chef del ristorante italiano Casa Mia dove è approdato dopo aver inviato
il proprio cv a diversi hotel e ristoranti.Nato in Italia, Matteo perse il padre da bambino e crebbe in
un convento cattolico, dove studiò e visse per molti anni.Sognava di andare
all'università, ma era impossibile perché la sua famiglia non poteva
permettersi di pagare gli studi."Diventare uno chef non è mai stato qualcosa che avevo
pianificato, è stata la vita a condurmi lì", racconta lo chef Matteo,
riflettendo su un viaggio iniziato con umili origini.Dopo aver terminato la scuola, un'opportunità inaspettata
cambiò tutto. La Chiesa gli propose di iscriversi a una scuola di cucina. Lui
accettò e fu lì che iniziò il suo viaggio. Ora, a 65 anni, dopo una lunga carriera approda in Rwanda dove Matteo afferma di aver trovato nuova
energia ed uno scopo. "Voglio restare qui, continuare a cucinare,
condividere ciò che so e crescere con le persone che mi circondano. Questo è il
mio sogno: costruire qualcosa di duraturo, qualcosa fatto con amore, dove la
passione italiana incontra l'anima ruandese". Speriamo, in occasione di una prossima missione in Rwanda, di avere l'opportunità di fare la sua conoscenza e quella della sua cucina.
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