Venerdì scorso il Rwanda
ha smentito di aver raggiunto un accordo con Israele per accogliere parte dei 38.000 migranti irregolari, in maggioranza eritrei e sudanesi, che Israele intende espellere dal paese entro la fine di marzo, minacciando in caso contrario di imprigionarli per un periodo indefinito.E' toccato al Segretario di Stato per Affari esteri, Olivier Nduhungirehe, smentire la notizia che circolava da oltre un mese, affermando che "ci sono stati negoziati in passato,
ma non c'è stato alcun accordo. Questa storia di un accordo tra Israele e Rwanda
è una falsa informazione", aggiungendo che queste discussioni avevano avuto
luogo tre anni fa.La smentita giunge a sorpresa dopo che a fine novembre scorso, come riferito in un precedente post, fu il Ministro degli esteri rwandese, Louise Mushikiwabo, a parlare di negoziati in corso da un po' di
tempo tra Rwanda e Israele anche se non avevano
ancora raggiunto una conclusione dichiarando che "abbiamo avuto
discussioni con Israele sulla ricezione di alcuni degli immigrati e richiedenti
asilo provenienti da questa parte dell'Africa che sarebbero disposti a venire in Rwanda e che noi
saremmo disposti ad accoglierli"
sottolineando, peraltro, che " i dettagli circa le modalità di questi trasferimenti
e della accoglienza e conseguente sostentamento non sono però stati ancora conclusi
". Analoga smentita è venuta, giovedì scorso, dall'Uganda che ha negato, attraverso il suo ministro
degli Esteri, Henry Okello Oryem, l'esistenza di un accordo del genere.Non si conoscono, al momento, le reali ragione di una marcia indietro abbastanza sorprendente.
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